Non è vero che ci si preoccupa soltanto di fare scorte alimentari. L’apprensione si estende anche alle fasi successive al mettersi a tavola e quindi la toilette è la tappa seguente alla cucina e alla sala da pranzo.
Se si fa caso a chi si mette in coda per surgelati, cibi a lunga conservazione e scatolame, si deve affermare che nella lista della spesa non manca né può mancare la carta igienica.
Lo studente londinese di informatica Ben Sassoon e l’artista Sam Harris hanno affrontato la questione e cominciato a discutere sulla quantità di “carta” che ciascuno avrebbe usato su base quotidiana e su come ciò sarebbe cambiato durante la pandemia.
Ci si trova costretti a vivere un periodo senza precedenti che impone misure e cautele altrettanto “inedite”. Ma come restare chiusi in casa senza aggiungere il pensiero “basterà o non basterà”?
Sassoon e Harris hanno così creato un sito web che calcola la quantità in diminuzione della preziosa fornitura per il bagno, mettendo online uno strumento relativamente semplice che permette di prevedere certi consumi in toilette.
Il “contatore” è già stato utilizzato da oltre 2.000.000 di persone e a quanto pare sta contribuendo a ridurre la carenza di carta igienica in tutto il mondo, soprattutto in quegli angoli del pianeta in cui il bidet o le tavolette con lavaggio incorporato non sono così diffusi.
La pagina web di “How Much Toilet Paper?” presenta due cursori che l’utente può manovrare a piacimento, il primo per indicare la quantità di rotoli di carta igienica che ha a disposizione e il secondo per specificare il numero di volte che – al giorno – va in bagno.
Il sito si presenta con impostazioni predefinite (corrispondenti a 10 rotoli ancora disponibili e 3 “visite” quotidiane) che visualizzano una autonomia pari a 53 giorni. L’utilizzatore di questo curioso programma telematico può precisare i valori effettivamente rispondenti alla propria situazione.
Il sistema include anche opzioni avanzate, per calibrare il conteggio in considerazione del numero di persone che abitano in casa e persino del numero di “strappi” del singolo rotolo di qualsiasi marca di carta igienica presente in commercio.
I due promotori della bizzarra iniziativa sono convinti che la loro creazione possa aiutare le persone a frenare l’istinto dell’accaparramento tipico di periodi di crisi come quello che stiamo drammaticamente vivendo. Il giovane Ben ritiene, infatti, che l’utente medio abbia almeno cinque volte il quantitativo di carta igienica che rappresenta il suo reale fabbisogno durante l’isolamento forzato.
Chi si preoccupa di dare certe indicazioni sulla frequenza di utilizzo del bagno di casa, magari intimorito dallo svelare indirettamente problemi (di stipsi o di abbondanti …“download”) su cui vorrebbe mantenere il massimo riserbo, provi a pensare se nel portafogli ha la “fidelity card” del supermercato di fiducia.
Si tiene alla propria privacy? Se si possiede la carta di un circuito di grande distribuzione, è bene ricordare che l’accredito dei “punti premio” è abbinato allo scontrino della spesa fatta. Lo scontrino, è ovvio, riporta quantità e natura dei prodotti acquistati e il sistema informatico sa classificare il cliente in base a quanto/quando comprato. E non solo sulla carta igienica…