Perché mai in un periodo storico così difficile come quello che stiamo vivendo, ci dovremmo preoccupare di una sigla così criptica e ai più sconosciuta? Il motivo è che dietro di essa si nasconde una tecnologia genetica che per la sua capacità rivoluzionaria potrebbe essere paragonata alla scoperta della bomba atomica: solo che la bomba atomica è di gran lunga meno pericolosa.
L’acronimo CRISPR, Clustered Interspaced Short Palindromic Repeats, che in italiano si può tradurre in: “brevi ripetizioni palindrome raggruppate e separate a intervalli regolari”, non spiega molto a meno che non siate dei genetisti.
L’esempio più semplice che si può usare è quello di paragonare il nostro DNA, ed invero il DNA di qualunque essere vivente, ad una pellicola di un film. Attraverso la tecnologia CRISPR-Cas9 ci si è dotati di tre strumenti: una lente per trovare il fotogramma o i fotogrammi che ci interessano, un paio di forbici (la proteina Cas9), ed il nuovo fotogramma che vogliamo inserire al posto di quello appena tagliato.
Questo nuovo sistema è stato scoperto, come spesso accade, per caso. Un biologo, Francisco Juan Martinez Mojica, una decina di anni fa, studiando alcune proprietà dei batteri, si rese conto che questi quando venivano attaccati da un virus, se fossero riusciti a sopravvivere, avrebbero conservato dei pezzi di DNA del virus stesso, in modo da poter riconoscere la minaccia in caso fossero di nuovo attaccati. Usando questa forbicina di loro invenzione, il Cas-9, il batterio era in grado di tagliare il DNA del Virus in modo da non reinfettarsi. Due ricercatrici, Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna, si interessarono alla scoperta ed intuirono che tale proprietà dei batteri avrebbe potuto essere applicata anche in altri esseri viventi e che poteva essere una tecnologia genetica che avrebbe potuto rivoluzionare la cura di molte malattie dell’uomo, che si sviluppano a causa di mutazioni errate del DNA. Ebbero ragione e nel 2020 vinsero il premio Nobel per la Chimica.
La possibilità di intervenire sul Dna di un essere vivente in maniera così precisa è davvero rivoluzionaria. Inoltre, è una tecnologia poco costosa. Sono già in vendita dei Kit di Crispr-Cas9 al costo di 180 dollari che servono a modificare culture vegetali in modo rapido e preciso. In agricoltura e con gli animali lo si fa da secoli: Il cane pechinese discende dal lupo anche se guardandolo si stenta a crederlo. Ma attraverso un lungo processo di selezione durato secoli si è arrivati a questo prodotto finale. Con CRISPR il cambiamento è immediato.
La malaria è una malattia responsabile della morte di oltre 400.000 individui, molti dei quali sono bambini. La responsabile della diffusione della malaria è di una particolare zanzara, quella Anopheles. Attualmente è in corso una sperimentazione in serra per disattivare i geni coinvolti nella produzione e maturazione delle uova della zanzara femmina, allo scopo di far scomparire del tutto questo tipo di zanzara. Stessa tecnica si vorrebbe utilizzare per eradicare i topi da una isola delle Galapagos, Floreana, nella quale il fragile ecosistema è stato sconvolto dalla proliferazione abnorme di questi ratti, introdotti casualmente tramite le navi che attraccavano all’isola.
Facile intuire quali possano essere le applicazioni in campo umano: la possibilità di tagliare nella cellula umana il gene o i geni responsabili di una certa malattia potrebbe rivoluzionare la cura delle malattie stesse; la fibrosi cistica, la distrofia muscolare sono solo un paio di esempi su cui si sta lavorando alacremente. In sostanza per quelle malattie che dipendono da un gene, o sequenza di geni, ben precisi la tecnologia CRISPR-Cas19 si può applicare con successo. Per le altre malattie come il cancro, il diabete, l’infarto, è più difficile intervenire con le conoscenze attuali perché esse sono il risultato dell’interazione ancora sconosciuta di più parti del DNA. Quindi occorre ancora capire e studiare approfonditamente queste interazioni. Ma almeno ora abbiamo nella nostra cassetta degli attrezzi un sistema veloce che può intervenire rapidamente a modificare ciò che è imperfetto nel DNA di una persona malata.
Dunque, una scoperta straordinaria che apre scenari straordinari, ma anche inquietanti. Intanto questa è una tecnologia relativamente facile. Non come il nucleare che richiede materiali non facilmente reperibili che poi devono essere trattati per ricavare il materiale fissile necessario allo scopo. Processi complicati che richiedono anche strutture imponenti. Insomma, nonostante gli effetti distruttivi che una bomba atomica produce e gli instabili equilibri geopolitici tra super potenze nucleari, il genio è stato ricacciato nella bottiglia e fino ad ora da quei famosi 6 e 9 Agosto del 1945 non ne è mai più uscito. Ma qui per Casper-Cas 19 ci troviamo di fronte ad una tecnologia genetica tutto sommato facile da applicare e reperire. Affianco agli scienziati che attivamente studiano lo sviluppo di queste applicazioni ci sono le nuove figure, quelle dei Biohacker che come coloro che sono in grado di entrare via internet dentro i sistemi più complessi e protetti, così nel campo della genetica si propongono di operare cambiamenti nell’uomo.
Josiah Zayner, americano, qualche tempo fa apprese da una rivista scientifica che era stata isolata la proteina, prodotta da un gene, che blocca lo sviluppo muscolare. Questa è una funzione necessaria all’uomo per evitare che la muscolatura cresca indefinitamente causando il collasso dello stesso scheletro osseo. Ebbene questo biohacher ha messo a punto un kit capace di eliminare questo gene e quindi dare il via ad un aumento incontrastato della muscolatura nell’individuo che si sottoponesse alla mutazione.
In Cina, He Jiankui nel 2018 annunciò di aver modificato geneticamente due embrioni di bambini che poi sono nati regolarmente, per renderli resistenti all’HIV, patologia di cui era affetto il padre. Il tribunale cinese di Shenzen lo ha riconosciuto colpevole di aver violato la regolamentazione nazionale sulla ricerca medica e di bioetica, condannandolo a tre anni di carcere. Questo tipo di intervento genetico è tra quelli più pericolosi perché hanno conseguenze non solo sull’individuo che viene modificato ma anche sulla sua discendenza.
In una conferenza internazionale tenutasi in Olanda qualche mese dopo la condanna di He Jiankui, lo scienziato cinese Guobin Cheng ebbe a precisare che non era stata la Cina a spingersi troppo oltre nel campo della bio ingegneria, ma che era stata una persona cinese a farlo.
Ma davvero possiamo pensare che questo settore della scienza non sia ampiamente scandagliato dalle Nazioni, specie quelle più potenti, per aggiudicarsi la possibilità di ottenere vantaggi economici e militari? Anche se ci fossero degli accordi in tal senso, semplicemente non verrebbero rispettati nelle segrete stanze dei laboratori della Difesa. La possibilità di creare un super soldato, senza paura e con super poteri è troppo attraente per non poter essere perseguita.
E certamente le industrie private potrebbero ottenere guadagni straordinari facendo dei passi in avanti in questo campo.
Quindi la possibilità di grandi guadagni da parti di investitori coraggiosi è appena cominciata. Si pensi a quelli collegati alla produzione di vaccini per il covid, ma moltiplicateli per un numero infinito di applicazioni. Questa è la nuova corsa all’oro.
Ma a quale prezzo?