Non era un vero e proprio istituto di credito ma gestiva fiumi di denaro. L’organizzazione, gestita principalmente da cittadini siriani, dal 2020 ha contribuito a riciclare circa 300 milioni di euro (292 milioni di dollari) all’anno per trafficanti di droga e altre bande criminali.
La notizia diramata da Europol è fresca fresca, ma in realtà il “business” è finito il 27 settembre, quando oltre 200 agenti hanno fatto irruzione in 21 località delle province spagnole di Malaga e Toledo, arrestando 32 persone e sequestrando quasi 3 milioni di euro di beni di illecita provenienza. Il sequestro ha riguardato 428.000 euro in contanti, 1,5 milioni in vari conti in criptovaluta, 11 veicoli di lusso e molti chili di marijuana.
L’organizzazione di polizia europea ha affermato di aver lavorato a fianco della polizia nazionale spagnola (Policía Nacional) e dell’Agenzia delle Entrate (Agencia Tributaria), nonché dell’agenzia di cooperazione giudiziaria Eurojust.
Europol ha affermato che nel corso delle indagini erano già stati sequestrati 2,9 milioni di euro in contanti.
La combriccola aveva apparentemente sede in un ristorante nella città di Fuenlabrada, vicino a Madrid, e utilizzava il network underground di “hawala” per trasferire fondi illegalmente eludendo il controllo delle Forze dell’Ordine.
Si pensa che trilioni di dollari vengano riciclati ogni anno in tutto il mondo, a sostegno di attività criminali varie come la tratta di esseri umani, le frodi “sentimentali” ed una vasta gamma di iniziative di carattere estorsivo.
Sebbene la maggior parte di questa attività rimanga occulta, uomini e donne della Legge riescono a conseguire sempre più spesso risultati brillanti.
A giugno scorso la stessa Europol ha rivelato i dettagli di un’importante operazione antiriciclaggio che ha distrutto una cricca che aveva illegale disponibilità di 44 milioni di euro.
Anche i malviventi cominciano a pagare il prezzo delle loro bricconate. All’inizio di quest’anno due cittadini stranieri – incriminati per riciclaggio di denaro sporco – sono stati condannati a 33 anni di carcere presso la Kingston Crown Court del Regno Unito: un segnale importante per quelli che pensano che sia facile farla franca