Fabio Concato cantava “Una domenica bestiale”. I clienti di BNL – BNP Paribas avrebbero potuto intonare “Sabato” di Jovanotti oppure “Sabato pomeriggio” di Baglioni, o ancor meglio – per restare aderenti al fatto che certe cose succedono solo da noi – quel “Sabato italiano” di Sergio Caputo.
A quanto pare, invece, hanno levato al cielo imprecazioni di ogni sorta, spesso sgrammaticate, maledicendo il bancomat o il POS a loro disposizione perché non funzionava…
Chi si è recato a fare la spesa sperando di pagare con la carta – come le Istituzioni raccomandano per contrastare il “nero” e il riciclaggio – si è trovato in condizioni di solenne imbarazzo non appena ha raggiunto la cassa. Chi non aveva contanti si è visto costretto a lasciare le compere e a tornare a casa a mani vuote (ma con il fegato pieno di bile…).
A subire le fastidiose conseguenze dell’imperdonabile disservizio di BNL è stata come sempre la clientela, vittima predestinata di qualunque errore da parte di chi sbagli non ne dovrebbe fare.
Dalle 10 del mattino fin oltre le 15 del pomeriggio non hanno tribolato soltanto quelli che sono andati in negozi o supermarket, o che si erano messi a tavola al ristorante non immaginando i momenti di impaccio successivi alla presentazione del conto oppure piazzati inutilmente dinanzi ad un bancomat che – tutt’altro che avaro – non voleva far fare loro il prelievo.
Hanno patito sofferenze di pregio anche i clienti “più moderni”, quelli del banking online. A loro sono toccate in sorte anomalie in fase di connessione (o login) al proprio account. Le credenziali (identificativo e parola chiave corrispondente), in alcune circostanze, non sono state riconosciute dal sistema…
Pure chi ha cercato di rivolgersi al Servizio Assistenza ha avuto spiacevoli difficoltà a mettersi in contatto con un operatore: la congestione del centralino era sicuramente giustificata dalla vasta schiera di persone che pretendevano spiegazioni e volevano sapere cosa fare in una situazione che complicava non poco la loro quotidianità.
Il volume delle segnalazioni riportato dal sito specializzato nel monitoraggio dei disservizi tecnologici “DownDetector” rende sufficientemente bene l’idea del disastro, anche in considerazione che ben pochi sanno di dover rivolgersi a quelle pagine web per segnalare guasti e ancora meno sono quelli che – pur essendo a conoscenza di una simile possibilità – sfruttano tale chance.
L’ampiezza dell’arco orario del mancato regolare funzionamento è testimoniata anche da commenti e discussioni su Twitter, dove molti clienti hanno espresso il proprio sconcerto e mosso critiche alla BNL.
L’Odissea si sarebbe conclusa alle 15.15 come si rileva dal “tweet” dell’Istituto di credito che suggella la fine delle ostilità.
Il messaggio social ha però un dettaglio che non sfugge neanche ai più distratti. E’ sabato pomeriggio e probabilmente – non solo per ragioni di smart working – gli uffici sono presidiati solo in parte e quindi sia i tecnici dell’IT sia gli specialisti della comunicazione hanno lavorato da casa. Quel “Twitter per iPhone”, evidenziato in giallo nell’immagine sottostante, indica che chi ha twittato non lo ha fatto con una stazione di lavoro della BNL ma con uno smartphone che sicuramente era indipendente dai sistemi informatici della banca…