Nel secondo millennio avanti Cristo si chiamavano shardana, nell’età moderna lanzichenecchi o “soldati di ventura”, nel ventunesimo secolo Foreign Fighters. Cambia il nome ma il concetto rimane sempre lo stesso: soldati mercenari che combattono per una causa straniera, la cui lealtà è condizionata esclusivamente dall’ammontare della ricompensa in denaro che riscuotono.
Al momento il più famoso e temibile gruppo di mercenari esistente è quello filorusso, di ideologia nazista, che combatte all’ombra degli interessi del Cremlino, noto ai più come il famigerato “Gruppo Wagner”.
Si tratta di una Private Military Company, i cui membri sono perlopiù detenuti o condannati per reati gravi (omicidi, rapine, stupri e pedofilia), oltre che ex soldati dell’esercito russo, i quali sono stati legalmente reclutati formando una milizia privata – capeggiata dall’oligarca russo della ristorazione Evgeny Prigozhin.
Con più di 20 uffici sparsi per il globo, questi combattenti hanno mosso i loro primi passi combattendo in Crimea, poi successivamente in Madagascar, Mali, Libia, Repubblica Centrafricana, Siria, Sudan, e, attualmente, contro le forze ucraine.
Per il Parlamento estone si tratta di un’organizzazione terroristica, il Parlamento Europeo l’ha inserita nella lista dei terroristi dell’Unione Europea, l’ONU ha stilato un rapporto accusandola di crimini di guerra nella Repubblica Centrafricana, mentre il governo russo nega qualsiasi tipo di legame con essa.
Secondo dati più certi, questo corpo paramilitare ad oggi vanta circa cinquantamila persone, la maggioranza di nazionalità russa, che svolgono operazioni fantasma a difesa degli interessi strategici militari della Russia in Ucraina.
Nonostante le sanzioni imposte dal 2016 ad oggi, dal Consiglio dell’Unione Europea, dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, dall’ Unione Europea e dal Regno Unito, siffatta organizzazione criminale transnazionale – poiché di ciò si tratta – è strenuamente operativa nonostante la sua illegalità.
Ciò che diversifica le aree operative citate prima, in cui vengono perpetrate le brutali azioni di tali forze parastatali dall’intervento in Ucraina, risiede nel fatto che i mercenari non intervengono solo in raid, bensì sono integrati in operazioni sul campo dell’esercito, diventando parte di esso.
Fra maggio e giugno 2022 il conflitto in Ucraina ha visto il Gruppo Wagner protagonista di due tentativi – falliti – di omicidio del Presidente Ucraino Volodymyr Zelensky, ed un suo ruolo significativo nel massacro di civili a Bucha, Popasna e Svitlodarsk. Il gruppo ha inoltre combattuto le battaglie di Sjevjerodonec’k e Lysycans’k; da ultimo, ma non per importanza, ha assunto il controllo dell’intero territorio di Soledar.
I mercenari della Wagner sono, al momento, quasi una componente chiave della campagna russa in Ucraina: finanziati da Pyongyang, antesignani della guerra sporca putiniana, hanno collocato le loro forze principalmente sul fronte orientale, nelle zone di Bakhmut.
Il triste ed aberrante negazionismo plausibile russo circa i corpi abbandonati di civili ucraini giustiziati, ammanettati e seviziati, discorda con quella che è la tetra realtà: un’organizzazione fantasma, illegale per la legge russa, che però è ben radicata nel tessuto politico, istituzionale e militare di Mosca, e persegue obiettivi geopolitici, bellici e commerciali che sono totalmente sovrapponibili a quelli dello Stato russo.