Secondo il XVIII Rapporto CREA Sanità (https://www.creasanita.it/index.php/it/) al finanziamento italiano della sanità pubblica difettano almeno 50 miliardi di euro per avere un’incidenza media sul Pil simile agli altri Paesi europei (75,6% vs 82,9%).
Al contrario, cresce la spesa sanitaria privata incidendo in media a oltre 1.700 euro/famiglia e creando alle famiglie stesse veri disagi economici: il 5,2% si trova in disagio economico per spese sanitarie; l’1,5% si impoverisce per queste e il 2,3% definisce “catastrofiche” le spese sanitarie. Per quanto riguarda i farmaci, il rapporto mette in luce come oltre 1 miliardo di spesa per questi, gravi come onere sulle famiglie, compresi quelli rimborsati dal SSN.
Quale futuro? È necessario un serio cambio di rotta a cui DEVONO partecipare attivamente tutti i diversi attori della Sanità per evitare che quello che è una prerogativa del nostro Servizio Sanitario Nazionale, l’universalità, si trasformi e si basi “su una logica di universalismo SELETTIVO, che privilegi l’accesso dei più fragili“.
Ma perché il riferimento nel titolo a terapie oncologiche, Messina Denaro e Caravaggio?
Le cure oncologiche per M.M. Denaro sono molto costose, ma è DOVEROSO per una Società Civile fornirle a titolo solidaristico e fornire le migliori e più adeguate terapie. Nessuna trattativa Stato -mafia.
Ha pasti caldi, cure costose, letto pulito, cesso monouso e televisione che lo fa arrabbiare perché non parla bene di lui: gli homeless di Termini, Milano Centrale, Torino Porta Nuova, Napoli e Catania, benché INNOCENTI! , non hanno questo supporto vitale.
Ma: …
… per ripagare il costo della terapia, non potendo recuperare a vita Falcone, Borsellino, i Georgofili, il bambino sciolto in acido, il galeotto sarebbe disponibile almeno a far ritrovare la “Natività coi Santi Lorenzo e Francesco d’Assisi” del Caravaggio trafugata da San Lorenzo a Palermo nel 1969?
Per ripagare il costo che la Società civile sopporta, facendosi carico di benefici per un cospicuo evasore delle tasse, oltreché malandrino, lo sfidiamo ad una prova di verifica del potere che gli si attribuisce: farà restituire il quadro del Caravaggio, per ringraziamento a tutti quelli che lo hanno protetto e per turbamento di tutti quelli che lo cercavano dove sapevano che non era? Sarà capace di far restituire al mondo civile una preziosità unica, per lasciare di sé oltre alla maledizione per il delinquente che è stato, il ricordo di un vero homo de panza che fa e dispone?
Ci farà riavere il quadro?
Un testamento senza trattativa.
Massimo Di Muzio & Pierenrico Gallenga