Siccome anche in Cina sembra non si possa fare a meno di “chatbot”, i giganti tecnologici Alibaba e Huawei sono pronti a soddisfare la domanda locale di intelligenza artificiale generativa già nelle prossime settimane.
Dopo l’uscita e il successo di ChatGPT sviluppato da OpenAI, anche a Pechino /e non solo!) è venuta voglia di mettere le mani su questa tecnologia. Le realtà governative si sono impegnate ad assistere gli sviluppatori, mentre il mondo accademico e l’industria privata hanno fatto rapidamente grandi progressi.
L’interesse raccolto è stato tale che un “sosia” di ChatGPT sviluppato in contesto universitario si è schiantato in sole quattro ore sotto il peso di un’ondata di traffico schiacciante. Nel frattempo, le versioni realizzate dall’industria privata – come ERNIE di Baidu – hanno avuto i loro problemi, tra cui la gestione della censura e qualche pasticcio innescato da alcune richieste la cui formulazione non era stata prevista per forma e contenuto.
Alibaba, come riportano i media cinesi, ha previsto il lancio del suo modello su larga scala l ‘ 11 aprile durante il suo Cloud Summit 2023 a Pechino. E una settimana dopo verrebbe presentato una analoga applicazione mirata al settore del commercio elettronico.
L’istituto di ricerca di Alibaba, la cosiddetta DAMO Academy, sta lavorando per incorporare il modello su larga scala nel suo Tmall Genie, un altoparlante intelligente che ospita l’assistente personale AliGenie (una sorta di Alexa con gli occhi a mandorla).
I rapporti emersi dopo che un “battaglione” di utenti hanno sottoposto a test i primi esemplari di sistema AI e i risultati sono a dir poco inquietanti. A fronte di quindici domande formulate, in almeno dieci casi le risposte sono state talmente sbalorditive da mortificare la concorrenza occidentale. Purtroppo, i parametri di riferimento utilizzati per determinare tale risultato non sono stati divulgati.
DAMO Academy ha rilasciato più versioni del suo modello di linguaggio di grandi dimensioni già dal 2021. Secondo IT Home, Alibaba ha utilizzato 512 GPU per addestrare il primo modello multimodale M6 con un volume di oltre 10 miliardi di regole.
Il “giochino” di Alibaba arriverà pochi giorni dopo che Huawei debutterà con il proprio servizio di intelligenza artificiale generativa “Pangu”. Chi pensa che i cinesi si siano mossi dopo ChatGPT si sbaglia perché proprio Pangu è in cantiere almeno dal 2020 e la sua prima release risale all’aprile del 2021 come testimonia questo video su Youtube.