Volete fare bella figura con i vicini di ombrellone, oppure con chi vi siede accanto mentre sorseggiate una fresca bevanda dopo avere tanto camminato per conquistare un magnifico paesaggio sulla terrazza del rifugio di turno, ammantandovi così di profonde conoscenze, per avere più carisma e sintomatico mistero?
Semplice.
Di qualunque cosa si parli, aggiungete nel discorso la parola quantistico/a. In alternativa, suona meno bene però, quantico/a.
Qualche esempio: medicina quantistica, computer quantistico, batterie quantistiche, leadership quantica, management quantistico, economia quantistica.
Non ci sono limiti: c’è anche lo sport quantistico, per non parlare del sesso quantistico.
A proposito. Tanti anni fa, in quei del MIT, Harvard, Boston College, UMass e North Eastern University, insomma dalle parti di Boston, Massachusetts, andavano per la maggiore le magliette che gli studenti indossavano per distinguersi e per prendersi vicendevolmente in giro. Quando iniziò a circolare la maglietta dei Fisici delle particelle con sopra scritto: “I quantistici lo fanno in modo discreto”, i fisici classici risposero “Noi lo facciamo in modo continuo”. Fine della digressione e dell’inutile ricordo.
Computer quantistici, batterie quantistiche, anche l’economia quantistica, sono campi di studio e di ricerca molto seri. Purtroppo, nella maggior parte dei casi si ha a che fare con farneticazioni non sempre ben organizzate. Mettetevi comodi, sorseggiate la vostra bibita che andiamo a divertirci.
La medicina quantistica, per fare un esempio, ha a che fare, secondo i sostenitori tanto esperti, con “un nuovo approccio clinico” che adotta “le più recenti scoperte nel campo della bio-fisica e delle scienze olistiche”.
Si prega di notare, nell’ambito degli esempi che andremo a presentare, come sempre si possano trovare paroloni, evocativi di grandi cose, che in realtà non vengono mai definiti. Semanticamente hanno una denominazione, ma mancano di contenuti. Non dicono nulla.
Cosa siano le scienze olistiche non è dato sapere. Se si va a cercare si scopre che esiste anche un corso di laurea triennale offerto dall’Università Popolare degli Studi di Milano, Università Telematica di Diritto Internazionale.
Come dite? Mai sentita nominare?
Strano, visto che con “provvedimento amministrativo MIUR N. 313/11 del 2011, l’Università Popolare degli Studi di Milano – Università di Diritto Internazionale è autorizzata dalla UUPN University of United Popular Nations, – sede a Ouagadougou, partner della Università di Stato di Ouagadougou, e dell’Università di Stato Bouaké, nello Stato della Costa d’Avorio, al rilascio di titoli accademici, secondo quanto previsto dalla Convenzione di Lisbona e dalla normativa vigente sul riconoscimento dei titoli nella regione europea”.
Fantastico. Chi autorizza al rilascio di titoli accademici? La UUPN sede a Ouagadougou, Costa d’Avorio che viene autorizzata dal MIUR? Interessante anche sapere che il MIUR 313/11 del 2011 è un Decreto Interministeriale, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 31 ottobre 2011 n. 254 ed ha a che fare con il “Trattamento economico spettante ai titolari dei contratti per attività di insegnamento – art. 23, comma 2, Legge 30 dicembre 2010, n. 240”.
Come dite? Trattasi di impresa olisticamente poco convincente?
Cosa andate a pensare! Sono tante le persone che desiderano potersi fregiare del titolo di Dottore, costi quel che costi. L’Università Popolare degli Studi di Milano svolge attività altamente meritoria. Infatti non richiede test di ingresso, le iscrizioni sono sempre aperte, non c’è obbligo di frequenza, gli esami sono on-line. Insomma fa di tutto, dietro modico compenso, per realizzare i sogni. Non per nulla sponsorizza la Nazionale Italiana Poeti.
Se avete tempo da perdere e volete saperne di più il Web è a vostra disposizione.
Scusate la digressione. Ringraziamo Arianna e riprendiamo il filo.
Il corso di laurea in Scienze Olistiche è “un iter di studi che forma professionisti nelle materie olistiche e bio naturali, attraverso l’apprendimento delle materie, metodi e tecniche specifiche della Naturopatia. Il benessere dell’uomo attraverso uno stato di armonia tra mente, corpo e anima è il concetto chiave dell’olismo. Che significa appunto: “tutto, intero”.
L’olismo quindi studia l’uomo non come somma delle sue parti, guardando gli organi come indipendenti, ma come un ecosistema complesso di elementi interdipendenti tra di loro.
Il corso di studi consente di avere conoscenze nel settore della prevenzione attiva, migliorando la qualità della vita e l’educazione al benessere.
La laurea in Scienze Olistiche, forma consulenti naturopati di elevata preparazione.
L’operatore olistico è una figura della medicina alternativa che opera secondo i principi dell’olismo. L’operatore olistico e del benessere agisce come aiuto per il mantenimento della salute e dell’equilibrio fisico e mentale, attraverso tecniche energetiche, naturali, movimenti corporei, meditazione, counseling, ecc.
Pratiche che stimolano le capacità reattive della parte sana e vitale della persona, considerata come entità globale. Può quindi offrire un supporto integrativo alle cure mediche.
Tra le discipline olistiche rientrano ad esempio: massaggi olistici, riflessologia, shiatsu, aromaterapia, pranoterapia, reiki, tecniche energetiche con i cristalli, rimedi naturali con oli essenziali, fiori di Bach, infusi a base di erbe, alimentazione naturale, yoga, danzaterapia, Qi Gong, esercizi di respirazione, visualizzazione e rilassamento, percorsi di meditazione e mindfulness.
Si tratta di un ampio ventaglio di pratiche, che spesso affondano le proprie radici in antiche tradizioni: la medicina tradizionale cinese, la medicina ayurvedica, la naturopatia, l’omeopatia, l’antroposofia.”
Il tutto è così chiaro e trasparente che vado a iscrivermi…
Torniamo alla medicina quantistica e ai suoi fondamenti teorici.
“Poiché nell’universo tutto vibra, l’organismo non è da meno. Quindi la vita è caratterizzata da vibrazioni e oscillazioni continue, il che fa sì che tutto nell’organismo vibri e pulsi secondo le leggi della fisica. Qualsiasi struttura biologica ha una corrispondenza precisa dal punto di vista ondulatorio e frequenziale.
Ciò è ben noto da tempo e l’elettrocardiogramma e l’elettroencefalogramma sono solo alcuni degli esempi più conosciuti.
Pregasi notare il triplo carpiato raccolto con avvitamento, logicamente necessario, per legare i due paragrafi precedenti.
“Ma la ricerca scientifica si è spinta ancora più avanti mostrando come le onde e le oscillazioni proprie dell’organismo costituiscano aspetti essenziali di ogni forma di vita.
Di quale ricerca scientifica si tratti, di nuovo non è dato di sapere.
“… Il corpo materiale è pervaso naturalmente da un campo di oscillazioni e vibrazioni, che costituiscono la controparte energetica di un sistema altamente sofisticato e raffinato. Benché in passato questi aspetti energetici abbiano sempre fatto parte delle conoscenze mediche, solo recentemente sono stati rivalutati come una componente fondamentale ed imprescindibile.”
“L’energia è dovunque, dalle profondità dell’atomo agli ammassi di galassie tutto si trasforma e si muove grazie a questo concetto basilare della fisica. Pur originata in modi differenti, l’energia rappresenta la moneta di scambio di qualsiasi reazione biochimica, di ogni processo metabolico o fisiologico. Dal punto di vista biologico l’energia assume molte forme come per esempio nel caso dell’elettricità, magnetismo e luce. Per esempio è ben noto da tempo che le continue correnti elettriche che avvengono dentro le cellule generano un campo magnetico endogeno rilevabile con un’apposita strumentazione.”
Davvero? Di che strumentazione si tratta? Mah…
“Inoltre le cellule e le sue (in italiano si deve scrivere “loro”, ma i medici quantistici non lo sanno.) componenti sono caratterizzati da campi elettrici particolarmente intensi e in continua variazione provocando la vibrazione delle membrane biologiche. In aggiunta sappiamo che la concentrazione di potassio, sodio e cloro tra dentro e fuori la cellula danno origine a un potenziale elettrico di membrana pari a 70-90 mV, che deve essere conservato il più possibile costante per un buon funzionamento cellulare.
Le evidenze di molti studi, in primis quelli del biofisico Fritz-Albert Popp a Vienna, sottolineano il ruolo svolto dalle interazioni energetiche nel campo della biologia.
Qui si ha a che fare con un paio di trucchi, spesso utilizzati. Il primo ha a che fare con la citazione dei lavori di qualche illustre scienziato. Peccato che se si approfondisce si scopre che sono eminenti personaggi le cui ricerche e conclusioni sono molto, molto criticate e considerate dubbie dal resto della comunità scientifica di appartenenza.
Il secondo trucco invece consiste nel prendere un campo di ricerca realmente scientifico e modificarne argutamente descrizione e obiettivi. Certo che esiste il bio-elettromagnetismo. Ci sono seri istituti di ricerca che se ne occupano. Ad esempio l’IREA, Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Se andate sul loro sito scoprirete cosa fanno.
Nulla a che fare con quanto raccontano i medici quantistici estensori del testo seminale in corso di analisi.
Comunque andiamo avanti con il suddetto testo.
“Per esempio l’energia offerta dai campi elettromagnetici (NDA: Quali?) rappresenta l’energia basilare da cui dipende l’organizzazione vivente ed in grado di incidere sui processi atomici e molecolari. Ne consegue che un qualsiasi sbilanciamento a livello energetico e frequenziale non può che ripercuotersi a livello delle reazioni enzimatiche, biochimiche e metaboliche.
Un altro concetto importante è quello di informazione. Tramite l’informazione è possibile dare forma alle cose, ordinare ed organizzare la materia in modo nuovo ed efficiente. Nell’organismo ogni sistema piccolo o grande necessita di un certo grado minimo di informazioni al fine di renderlo pienamente funzionante ed attivo. Inoltre ogni cellula emette segnali altamente specifici e caratteristici di quella parte o tessuto cui appartiene. In parole semplici lo spettro di segnali emesso può essere immaginato come una vera e propria impronta energetica. In generale le cellule si scambiano informazioni tramite interazioni ondulatorie (es. biofotoni), cioè utilizzano un linguaggio energetico per la trasmissione di informazioni in codice.
“…utilizzano un linguaggio energetico per la trasmissione di informazioni in codice”. C’è da chiedersi come facciamo a dormire la notte. Ci deve essere un baccano nel nostro corpo…
Arriviamo ora al nocciolo della questione.
“Una delle scoperte più rilevanti della fisica quantistica è la conferma che le particelle e le molecole non possiedono solo caratteristiche di “oggetti”. Per esempio, benché l’elettrone possa avere un comportamento simile a una particella compatta (Compatta? Interessante nuovo stato della materia.), i fisici hanno scoperto che non possiede alcuna dimensione concreta vera e propria e può manifestarsi simultaneamente sia come una particella che come un’onda. Questa dualità all’apparenza paradossale è comune anche a molti aspetti ritenuti un tempo solo di natura ondulatoria. La luce, le onde radio, i raggi gamma e X possono passare da uno stato di onde a particelle e viceversa.
Attualmente secondo queste scoperte della fisica si ritiene che le particelle atomiche e le molecole non debbano essere classificate unicamente come onde o particelle, ma in qualche modo sono entrambe le cose al pari di due facce della stessa medaglia.”
Non è vero. Non passano da uno stato all’altro. Il loro stato dipende dalla modalità di osservazione. Secondo il principio di complementarità, dovuto a Niels Bohr, gli aspetti corpuscolare e ondulatorio di un fenomeno fisico non si manifestano mai simultaneamente, ma ogni esperimento che permetta di osservare l’uno impedisce di osservare l’altro. I due aspetti sono tuttavia complementari perché entrambi indispensabili per fornire una descrizione fisica completa del fenomeno.
In aggiunta uno dei concetti cardine della fisica quantistica dalla metà del XX secolo è sicuramente l’interconnessione tra le cose indipendentemente dalla loro distanza. Benché sulla base della nostra vita quotidiana riteniamo che le cose abbiano una localizzazione specifica, i fisici ritengono che tutti i punti nello spazio diventano equivalenti a tutti gli altri punti nello spazio ed è inopportuno parlare di qualsiasi cosa come separata dalle altre. La fisica definisce questa proprietà come non–località e questo concetto, una volta traslato nel campo della bio-fisica, rappresenta una delle possibili spiegazioni di come gli esseri viventi riescano a mantenere la loro stupenda organizzazione senza disfarsi nel breve termine.”
Io non ho capito nulla, non so voi. In fisica quantistica la non-località è tutt’altra cosa e non è dato di sapere come si riesca a traslare concetti della fisica alla bio-fisica. Comunque, per gli accoliti credenti:
“La medicina quantistica nasce sulle fondamenta della fisica ondulatoria-quantistica (NdA: a dire il vero esiste la meccanica ondulatoria, anche chiamata quantistica-ondulatoria ed è una delle due prime formalizzazioni, proposta da Erwin Schrödinger, della meccanica quantistica; la fisica ondulatoria-quantistica è una interessante invenzione…) e della biologia molecolare, che hanno cambiato profondamente la nostra concezione dell’universo e delle forme viventi. Come abbiamo detto il bio-campo energetico consente il mantenimento dell’ordine e della struttura dell’organismo diffondendosi dalle cellule ai tessuti agli organi ed ai loro sistemi. Di fatto il corpo può essere paragonato a un sistema cibernetico, in cui i sistemi e le funzioni raggiungono un alto grado di coerenza, di ordine e di integrazione al fine di controllare al meglio ogni attività vitale. Il corpo è fatto da miliardi e miliardi di cellule, le quali in uno stato di salute comunicano continuamente tra di loro con lo scopo di organizzarsi e far funzionare i vari apparati in modo rapido ed efficiente. È possibile perciò affermare che gli aspetti energetici e frequenziali garantiscono una continua condizione di equilibrio. Queste evidenze da una parte consentono di dare una spiegazione aggiuntiva all’enorme e meravigliosa complessità della vita e, dall’altra, di aprire una nuova prospettiva dal punto di vista terapeutico e clinico.
… Riassumendo, ogni disturbo o malattia determina un blocco delle bio-frequenze, che presiedono naturalmente ai processi di regolazione del corpo. Questa anomalia energetica ed informazionale provoca effetti a cascata sullo stato di salute delle cellule, poi dei tessuti ed infine a livello sistemico.
L’utilizzo di frequenze specifiche può avere effetti positivi e benefici sull’organismo. (Può? Allora può avere anche effetti negativi e nocivi…?)
La medicina quantistica si occupa degli aspetti fisici ed energetici del corpo, in particolar modo della regolazione delle strutture e delle reazioni biochimiche. Prende spunto dalla teoria ondulatoria della fisica per applicarla in campo clinico focalizzandosi sulla natura ondulatoria dell’essere vivente.
Il concetto di dualità particella-onda consente di poter intervenire e supportare l’organismo tramite trattamenti frequenziali, che inducono nell’organismo risposte specifiche e benefiche. In merito è stato dimostrato che le vibrazioni energetiche (es. elettromagnetiche), oltre ad essere da tempo utilizzate nel campo della diagnostica (es. ECG), possono determinare effetti a livello biologico. Numerosi studi hanno ormai dimostrato (quali e quando non è dato, al solito, di sapere…) che l’applicazione di frequenze specifiche, soprattutto da 3 Hz a 30 kHz, è in grado di influenzare la sintesi proteica, le reazioni enzimatiche, la migrazione, la densità e la replicazione cellulare e possono avere un’azione anti-infiammatoria, energizzante e rigenerativa sull’organismo. Persino campi magnetici all’apparenza molto deboli sono in grado di esercitare effetti biologici, di cui si interessa la medicina quantistica e la biorisonanza. In special modo sembra che gli effetti principali dei campi energetici a livello cellulare avvengano a livello della membrana biologica, che rappresenta un’interfaccia essenziale per la vita delle cellule ed i suoi processi come per esempio l’equilibrio ionico, il trasporto delle molecole e la captazione dei segnali esterni tramite i recettori.
In conclusione le evidenze nel campo della bio-fisica raffigurano l’organismo al pari di un’entità energetica ed informazionale. Da qui prende avvio la medicina quantistica ed i suoi trattamenti nel campo della salute.
Per avere maggiori informazioni contatta la segreteria del Centro di Medicina Biologica.
Se proprio volete, contattateli, a vostro rischio e pericolo.
Interessante notare che lo stesso stile viene utilizzato dagli altri innovativi approcci che hanno a che fare con la quantistica.
Prendiamo la leadership quantistica, anzi quantica, facendo notare che non si sognano minimamente di definire cosa sia un Leader:
La leadership quantica è la nuova visione di management che integra le più efficaci pratiche della leadership tradizionale con le recenti scoperte della fisica quantistica e delle neuroscienze.
Il leader quantico è colui che ha la consapevolezza di essere ‘cocreatore’ di ogni momento della realta’ e come tale in grado di co-crearla ed influenzarla ininterrottamente.
Questo avviene attraverso le sue idee, il suo stato mentale, le sue convinzioni, i suoi obiettivi.
Le sue visioni indirizzano la realtà, la modellano, la plasmano, la modificano e possono rappresentare innovazioni in grado di creare discontinuità rispetto al passato.
Le scoperte delle neuroscienze hanno apportato maggiore conoscenza e chiarezza sui processi che regolano la neuroplasticità, ovvero la capacità del cervello di modificare la propria struttura e funzionalità, e hanno evidenziato come esistano onde cerebrali in cui sia possibile utilizzare questo fenomeno per riprogrammare le nostre connessioni sinaptiche ed avere effetti significativi sul nostro comportamento e sulla realtà circostante.
Alcune teorie della fisica quantistica hanno evidenziato come osservando la realtà questa si modifichi. L’osservatore sarebbe in grado di trasformare in realtà una delle potenziali infinite possibilità, attraverso l’azione mentale che si genera nello stato di piena consapevolezza.
Mediante specifiche pratiche di meditazione è possibile modificare gli schemi mentali al fine di raggiungere gli obiettivi preposti, accrescere la presenza mentale, favorire la creatività, e accrescere le performances di leader e di manager.
«La leadership quantica cambia la prospettiva della realtà e del come far accadere le cose. Se la realtà cambia, abbiamo bisogno di strumenti diversi. Con la leadership quantica e l’aiuto della meditazione impariamo a usare l’intenzionalità creatrice, cioè la facoltà mentale che ci permette di influenzare la realtà», così afferma Domenico Signorini, 46 anni, ingegnere, local general manager della multinazionale Lincotek a Rubiano (Parma) e fondatore nel 2020 del Quantum Leadership Activism insieme a Gioacchino Pagliaro, direttore dell’Uoc di psicologia ospedaliera nel dipartimento oncologico della Ausl di Bologna e per 17 anni professore di psicologia clinica all’Università di Padova.
Ricordate, sempre citare qualche luminare accademico per avere maggiore credibilità.
Nessuno, nei miei lunghi anni di attività manageriale, mi ha mai pagato una singola ora di stipendio per dedicarmi a pratiche di meditazione in orario d’ufficio. Il che spiega perché non sono mai diventato un leader quantico… forse nemmeno un leader classico.
Basta così. Inutile dilungarsi ulteriormente.
La fisica quantistica è roba seria, molto seria e molto difficile da capire. Come disse Richard Feynman, Nobel per la fisica e grande maestro: “Non c’è nessun talento, nessuna speciale abilità che permetta di comprendere la meccanica quantistica o di immaginare i campi elettromagnetici, servono pratica, lezioni, apprendimento e studio.”
Non ci sono scorciatoie.
A conclusione delle vostre dotte chiacchiere, dove usate a profusione il termine quantistico/a oppure quantico/a, ricordatevi sempre di sottolineare che è sempre necessario imparare la differenza fra il conoscere il nome di qualcosa e conoscere qualcosa.
Vorrei dare un consiglio finale. Se i vicini di ombrellone, oppure chi vi siede accanto mentre sorseggiate fresca bevanda, iniziano a sproloquiare di quantistica, guardateli con bonario disgusto e alzatevi.
Eviterete di perdere tempo e di bruciare sinapsi e neuroni. Meglio farlo in modi alternativi.