Le cifre parlano chiaro. Gli arrivi nel nostro Paese non sono mai stati così numerosi e questo inorgoglisce chi ha le redini patrie e può vantare un ineguagliabile primato di accoglienza.
Dopo il finto buonismo della sinistra, finalmente una destra davvero sociale riesce a tradurre in fatti le chiacchiere del “mi casa es tu casa”.
Incentivati da un elettorato che ha sempre fatto della tolleranza un inconfondibile punto di riferimento, i nostri attuali ministri hanno dimostrato di saperci fare.
Insoddisfatti cronici ed immancabili bastian contrari lamentano qualche defaillance sotto il profilo organizzativo. C’è chi rileva un overbooking determinato probabilmente dal favorevole esito della campagna promozionale “Open to meraviglia” con cui la Santanchè e i suoi hanno portato l’Italia in vetta alla classifica delle destinazioni universalmente preferite.
La politica del “welcome” si accosta a quella del “welfare” che dalle nostre parti ha avuto multiformi manifestazioni con piccole mance (dagli 80 euro di Renzi a tutti gli altri bonus scolastici e non) e sussidi (reddito di cittadinanza et similia).
Il saper dare il benvenuto e ricevere a braccia aperte chi solca il Mediterraneo sono probabilmente un importante retaggio culturale di chi guida l’Italia. L’insensibilità radical-chic di chi ha frequentato ginnasio e liceo classico viene politicamente incenerita dalla fortuna di aver studiato all’IPSSEOA Amerigo Vespucci. Se il personaggio cui è intitolata la scuola spiega la maturata simpatia per chi si muove per mare, la incomprensibile sigla che lo precede chiarisce come il vantaggio di conoscenze specifiche sia determinante e la sua esplicitazione è fondamentale: Istituto Professionale di Stato per i Servizi di Enogastronomia e di Ospitalità Alberghiera. Certificate competenze linguistiche completano lo skill di ha il comando della Invincible Armada all’amatriciana e non vede l’ora di dar luogo ad un blocco navale armato per risolvere rapidamente la questione dell’immigrazione o, ad esser più precisi, dell’esodo epocale.
Sono tempi di “operazioni militari speciali” e ognuno è legittimato a trovare quella che fa al caso suo.
Nel frattempo i complottisti si dannano a cercare i mandanti di un afflusso non disciplinato di disperati che starebbe turbando l’ormai storica tranquillità di Lampedusa.
Qualche maligno giunge a conclusioni ben più ciniche e intravede nell’accelerazione degli arrivi la base per l’adozione di provvedimenti d’urgenza che in altre circostanze sarebbero suonati cristianamente inaccettabili. Sappiamo come la compagine governativa sia salda sui principi cattolici, espressi non solo con il ritrito “Dio Patria Famiglia” ma con le quotidiane aperture verso il prossimo che il Generale Vannacci ha celebrato nella sua Bibbia…
Purtroppo è persino difficile l’approccio goliardico e non solo perché i destinatari di qualunque satira sono impermeabili a qualsivoglia osservazione e non ammettono l’esistenza di un pensiero diverso.
Purtroppo tutto questo si gioca sulla pelle di migliaia di disperati, moderni zombie che cercano una nuova vita, sfruttati dal crimine organizzato che fa da tour operator e non considerati da chi si batte il petto in Chiesa e dondola felice sulla sua altalena di ipocrisia.