Povero Musk, va aiutato… A soccorrere il miliardario arriva persino Bruxelles, forse commossa dalle difficoltà economiche che certamente non attanagliano il simpatico imprenditore.
Tesla, infatti, ha ottenuto 148 milioni di euro per le sue divisioni polacche e italiane per installare o aggiornare 7.198 stazioni di ricarica veloce Supercharger in 22 Paesi del Vecchio Continente.
Il progetto prevede sia la realizzazione di nuove stazioni di ricarica sia la sostituzione dei punti di ricarica esistenti obsoleti che non soddisfano i requisiti del bando in termini di capacità di ricarica e accessibilità alla clientela.
Le proposte per il progetto avevano una scadenza il 13 aprile 2023 e l’UE ha appena annunciato le offerte vincenti. Sembra coprire un’ampia porzione dell’Europa, ma non ci sono ancora dettagli sulla ripartizione delle nuove stazioni o sugli aggiornamenti. Gran parte del finanziamento potrebbe essere destinato agli aggiornamenti del Supercharger V4 di Tesla, che offre una potenza di 350 kW, rispetto ai 250 kW dell’ultimo modello.
Tesla ha recentemente celebrato il suo 10.000esimo connettore Supercharger individuale nell’UE e conta 875 stazioni in totale. Di seguito la ripartizione per i primi paesi: Germania (143), Francia (123), Regno Unito (100), Norvegia (95), Svezia (65), Italia (59), Spagna (50), Paesi Bassi (39 ), Austria (27) e Svizzera (27).
Non si tratta affatto di una percentuale non significativa di finanziamento per un’azienda e viene da chiedersi come i soldi comunitari non siano mai stati destinati ad attività di ricerca nello specifico settore per valorizzare progetti ed iniziative europee.
Musk viaggia verso il monopolio perché altre case automobilistiche, tra cui Ford, GM, Volvo e Mercedes, hanno affermato che passeranno allo standard di ricarica nordamericano (NACS) di Tesla e hanno stretto accordi con l’azienda per utilizzare i suoi Supercharger.
La commissaria europea ai Trasporti Adina Vălean, a dispetto delle preoccupazioni del cittadino qualunque, spiega che la UE ha dato il via libera a 26 progetti in totale, la maggior parte dedicati ai punti di ricarica per veicoli elettrici, ma diversi relativi a stazioni di rifornimento di idrogeno per veicoli pesanti e altri tipi di veicoli.
L’investimento complessivo di 352 milioni di euro (quasi metà destinato a Musk) si tradurrà in circa 12.000 punti di ricarica, 18 stazioni di rifornimento di idrogeno e nell’elettrificazione di porti e aeroporti, compreso il porto di Rotterdam e 37 aeroporti spagnoli.