Due case automobilistiche molto affermate sul mercato stanno combattendo dinanzi ai giudici per una serie di contenziosi provocati da furti o tentati furti di alcuni veicoli Hyundai e Kia a seguito di un fenomeno dei social media senza precedenti.
La vicenda è stata già oggetto di un editoriale di Giano News, ma adesso la disponibilità delle carte processuali consente di vedere più da vicino una storia che evidenzia la criticità delle soluzioni informatiche e la pericolosità dei social network nella diffusione di tecniche criminali.
Facciamo un salto indietro nel tempo.
Intorno al 2020, un gruppo di ladri d’auto diventati noti come “i Kia Boyz” inizia a pubblicare video sui social media che insegnavano e incoraggiavano a rubare alcuni veicoli Hyundai e Kia.
Il metodo di furto reso popolare dai social media – come è stato compiutamente ricostruito dagli studi legali Quinn Emanuel Urquhart & Sullivan LLP di Los Angeles e Jenner & Block LLP di Chicago (che difendono le case costruttrici in una causa dinanzi alla Corte di Giustizia della California) – prevedeva cinque passaggi.
Il primo step consisteva nel prendere di mira i veicoli Hyundai e Kia con i tradizionali sistemi di accensione con chiave in acciaio “inserisci e gira”. Il secondo passaggio era quello di aggirare qualsiasi allarme antifurto fornito dal produttore rompendo un finestrino ed entrando nel veicolo attraverso il finestrino rotto. Fasi 3 e 4: smantellare il piantone dello sterzo e rimuovere in modo distruttivo il cilindro della serratura- Quinto ed ultimo “compito”? Attivare l’interruttore di accensione, agendo tipicamente con un cavo USB o una pinza…
I furti di veicoli Hyundai e Kia perpetrati con questo metodo sono stati promossi su varie piattaforme di social media, richiamando ovviamente l’interesse di chi, privo scrupoli e irrispettoso di qualunque legge, fosse a caccia di una occasione per delinquere.
Va detto che i veicoli Hyundai e Kia interessati erano tutti conformi alle leggi federali e agli standard di sicurezza e che le società hanno prontamente risposto in diversi modi per assistere i proprietari e i locatari dei veicoli. In particolare Hyundai e Kia hanno inizialmente aiutato i clienti offrendo bloccaggi del volante gratuiti (direttamente ai proprietari e tramite le forze dell’ordine e i rivenditori locali).
A seguito dell’aumento dei contenziosi e per aiutare i clienti vittime di furti, Hyundai e Kia hanno iniziato a sviluppare un aggiornamento del software antifurto per contrastare la metodologia di furto resa popolare da TikTok e Instagram.
L’aggiornamento del software antifurto (ovviamente fornito gratuitamente alla clientela) migliora gli allarmi antifurto forniti dal produttore per espandere le condizioni in cui la tecnologia di spegnimento dell’accensione impedisce l’avviamento dei veicoli senza la chiave. L’evoluzione in argomento – avviata a partire da gennaio 2023 per i veicoli Kia e da febbraio 2023 per quelli Hyundai –è ora giunta a termine con successo.
Le aziende hanno anche perseguito la rimozione degli abbondanti video sui social media che insegnano ad altri come seguire il metodo di furto reso popolare sui social media. Inoltre, già nel 2021, Hyundai e Kia hanno reso standard la tecnologia dell’immobilizzatore sulla maggior parte dei veicoli.
L’intervento “riparatore” sui vecchi modelli negli Stati Uniti ha riguardato oltre un milione e mezzo di vetture, ma l’avventura giudiziaria non sembra finita.