Le organizzazioni di criminalità informatica, precedentemente concentrate sulla guerra in Ucraina, hanno rapidamente spostato le loro attività verso il Medio Oriente in seguito agli attacchi di Hamas contro Israele.
Dopo l’aggressione di Hamas del 7 ottobre, i rapporti dicono che più di una dozzina di gruppi pericolosi hanno dichiarato la loro intenzione di lanciare attacchi dirompenti contro Israele, Palestina e i loro sostenitori. Gli autori includono Killnet, Anonymous Sudan, Team Insane, Mysterious Team Bangladesh e Indian Cyber Force.
Il Jerusalem Post è stato distrutto da un attacco informatico, successivamente rivendicato da Anonymous Sudan. Sylhet Gang, altra realtà protagonista di terribili malefatte digitali, ha lanciato un attacco informatico contro il Centro medico Sourasky di Tel Aviv, che – secondo i rapporti redatti in proposito – avrebbe causato anche interruzioni operative.
Nessuna novità in fatto di dinamica degli eventi. Gli hacktivisti russi che nell’ultimo anno e mezzo hanno lanciato molti attacchi legati alla guerra in Ucraina. adesso spostano il tiro e prendono di mira il Medio Oriente e tutte le Nazioni che si schierano a favore di uno dei contendenti.
Sebbene gli sforzi degli hacktivisti sembrino in gran parte acrobazie capaci solo di ingolosire chi redige i titoli dei giornali, va osservato che purtroppo sono numerosi i casi in cui questi attacchi informatici hanno avuto un impatto reale soprattutto quando sono indirizzati contro ospedali e altre infrastrutture critiche.
Considerate le intricate dinamiche della guerra moderna, in cui il mondo fisico e quello digitale sono profondamente intrecciati, liquidare questi gruppi hacker come semplici simboli sarebbe un grave errore.
Le operazioni “virtuali” possono fornire vantaggi tattici, fungere da distrazione o addirittura essere utilizzate per la raccolta di informazioni strategiche. Con l’avanzare del conflitto israelo-palestinese, il ruolo di Anonymous Sudan e Killnet potrebbe diventare ancora più pronunciato, influenzando potenzialmente la traiettoria degli eventi su entrambi i fronti, sia sul “terreno” sia nel cyberspazio.