Stanno dicendo che non è successo nulla. E sarebbe bello che fosse così.
I sistemi informatici della Sanità del Veneto sono finiti nel mirino dei pirati informatici e uno dei bersagli è stata l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. A fronte di notevoli disagi è scattata la “macchina dei soccorsi” che ha innescato le previste procedure di emergenza.
Tutto comincia domenica sera e a far emergere la criticità della situazione è una serie di problemi nei servizi del Centro Unico Prenotazioni online e nei corrispondenti sistemi “a sportello”.
L’attività degli ospedali di Borgo Trento e Borgo Roma è improvvisamente rallentata, con limitazioni e difficoltà di funzionamento.
Innescate le procedure di messa in sicurezza dei dati e riscontrata la regolarità dei back-up, viene detto che le informazioni sensibili di pazienti ed assistiti sono al sicuro anche se viene raccomandato di rivolgersi alle strutture cliniche solo per effettive urgenze.
Il racconto di questa vicenda, comunque allarmante, lo lasciamo alle comunicazioni che la Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (AOUI) di Verona ha fatto su Facebook facendo grande uso di caratteri in grassetto per dare maggiore enfasi alle proprie dichiarazioni.
ore 8.53 di lunedì 23 Ottobre 2023
Nelle ore notturne l’Azienda ospedaliera di Verona ha subito un attacco hacker. Sono state attivate immediatamente le procedure di emergenza, per la messa in sicurezza dei sistemi informatici e l’isolamento dei server, attività che non ha comportato problematiche nel funzionamento dei reparti e le urgenze. A una prima analisi, non risultano violati i dati sensibili e le procedure di backup periodico sono avvenute regolarmente prima dell’attacco.
Sono però ancora fuori uso le linee telefoniche interne e parte della rete dati che si appoggia su Internet. A causa di questo i servizi online sono interrotti; si richiede la collaborazione dei cittadini, chiedendo all’utenza esterna di non presentarsi ai Centri prelievi se non si è in possesso di prenotazione e di accedere al Pronto soccorso solo per emergenze. Momentaneamente sono chiuse le casse automatiche e gli sportelli per pagamenti e prenotazioni.
I tecnici Aoui da stanotte, appena scattato l’alert, sono al lavoro per il ripristino. Seguiranno aggiornamenti.
ore 18.24 di lunedì 23 Ottobre 2023
Nella giornata di domani, martedì 24 ottobre:
– tutti gli interventi e le visite ambulatoriali già prenotate verranno regolarmente effettuate (si consiglia di portare i referti e le impegnative cartacei),
– l’attività dei Pronto Soccorso continuerà ad essere garantita (vi preghiamo di presentarvi solo per emergenze non procrastinabili e per le patologie maggiori),
– il Centro Prelievi sarà operativo solo per i pazienti interni e non per gli esterni, anche se già prenotati,
– non saranno disponibili i servizi di pagamento e di ritiro referti agli sportelli cassa,
– le prenotazioni telefoniche del CUP saranno operative, in particolar modo per la presa in carico delle priorità B.
ore 11.33 di martedì 24 Ottobre 2023
L’attività ospedaliera prosegue e non si è mai fermata.
I nostri informatici stanno lavorando per riportare tutto alla normalità il prima possibile.
Aggiornamenti di martedì 24 ottobre:
– tutti gli interventi programmati e le visite ambulatoriali già prenotate sono eseguiti regolarmente,
– i Pronto Soccorso continuano a garantire le loro prestazioni (vi preghiamo di presentarvi solo per urgenze non procrastinabili e per le patologie maggiori)
– le prenotazioni telefoniche del CUP sono operative, in particolar modo per la presa in carico delle priorità B
– il Centro Prelievi è operativo solo per i pazienti interni e non per gli esterni, anche se già prenotati,
– non sono ancora disponibili i servizi di pagamento e di ritiro referti agli sportelli cassa, si potranno eseguire entrambe le operazioni sul nostro sito appena verranno ripristinati i sistemi.
E’ comprensibile la soddisfazione di aver arginato l’assalto hacker, ma resta legittimo chiedersi come possa aver avuto luogo e quali reali conseguenze siano da contabilizzare nel bilancio di questo incidente.
Il fatto che ci si debba portare da casa la documentazione cartacea non è un buon segno. Mentre va il plauso a medici e infermieri per non essersi fatti intimidire dai pirati hi-tech, resta difficile complimentarsi con i tecnici che “hanno in cura” i sistemi informatici…
Il signor Enzo Ferrara commenta i trionfalistici post della AOUI spiegando di essere partito da Caserta per un check annuale post-trapianto e di essere stato rimandato a casa senza fare alcun controllo…
Nell’era dei social qualunque comunicazione deve misurarsi con chi è in condizioni di smentire, fornire informazioni ulteriori, testimoniare direttamente.
L’augurio è che la normalità riprenda i suoi spazi. Non è l’unico auspicio. Sarebbe bello che in queste circostanze si sentisse la voce della Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, probabilmente afona nonostante in Veneto questo non sia il primo caso del genere. Il pesantissimo precedente storico della ASL Euganea forse dovrebbe imporre una maggior attenzione…