Una cosa vecchia e una cosa nuova. Quella vecchia, gli hacker hanno di nuovo colpito nel settore “automotive”. Quella nuova, hanno affondato una realtà industriale italiana che ha un ruolo di spicco nello scenario internazionale non solo automobilistico.
Qualche giorno fa le scorrerie digitali hanno preso di mira la SKF, multinazionale storica che in Italia è presente con 4 società: SKF Industrie S.p.A., SKF Seals Italy S.p.A., SKF Metal Stamping S.r.l. e Tenute S.r.l..
Come si legge sul sito della “capogruppo” italiana, SKF Industrie S.p.A è specializzata nella produzione e nella vendita di cuscinetti volventi e servizi correlati al mercato interno ed esterno. SKF Seals Italy S.p.A. è uno dei principali produttori italiani di tenute e guarnizioni in gomma e metallo. SKF Metal Stamping S.r.l. è impegnata nello stampaggio del nastro d’acciaio, mentre Tenute S.r.l. sviluppa e produce tenute per diverse applicazioni industriali.
L’azienda a livello mondiale (e questo lo si scopre, invece, sfogliando il sito nel deep web del gruppo hacker “Everest”) ha un fatturato mondiale di oltre 8 miliardi di dollari e si sarebbe fatta portare via informazioni riservate per più di due terabyte.
Sulle pagine Internet della banda criminale protagonista di questa malefatta si viene a sapere che il malloppo è costituito da documentazione interna, archivi elettronici, dati sulla clientela…
Quel che spaventa sono i commenti di questi malfattori che sottolineano come la grande azienda continui a rimanere in silenzio nonostante il problema generato dal “ransomware” che ha colpito i suoi sistemi informatici.
Sulle loro pagine negli inferi della Rete, i delinquenti dichiarano di aver contattato un rappresentante della multinazionale. inviando il quadro completo di quanto rubato e fornendo istruzioni dettagliate per la “soluzione” della pericolosa situazione.
E qui viene il bello (si fa per dire). Siccome nessuno avrebbe risposto e la società starebbe facendo finta di nulla, i pirati tecnologici sarebbero pronti a comportarsi secondo il vecchio detto “a mali estremi, estremi rimedi”.
Gli hacker del team “Everest”, infatti, non fanno mistero di essere pronti a vendere alle aziende concorrenti di SKF tutti i segreti industriali e commerciali di cui sono entrati in possesso…