I dati della notte di Capodanno quest’anno ci hanno fatto tornare indietro di qualche tempo, o meglio regredire come livello di civiltà. Dalle esecrabili aggressioni di guerriglia urbana in varie città, ai colpi di pistola, ai “botti” illegali.
I primi sono inqualificabili come atti di teppismo organizzato e di aggressione alle Forze dell’Ordine.
I “botti” illegali, in preoccupante aumento, hanno causato menomazioni e feriti.
Gli spari con armi da fuoco (pistole) hanno generato il decesso di una signora che voleva festeggiare il nuovo anno con i parenti, il ferimento di alcuni, tra i quali una signora gravemente. Anche un solo ferito sarebbe stato troppo.
Insomma le armi da fuoco, viste bene anche in video amatoriali mentre qualcuno sparava, hanno prodotto danni gravissimi alle persone e manifestato il regresso civile di molti italiani.
Purtroppo della vittima e dei feriti non se ne parlerà più tra un paio di giorni. Rimarranno solo il dolore dei familiari ed i danni fisici ad alcuni.
Viceversa di un ferito lieve se ne parlerà, probabilmente a lungo, poiché il proiettile è partito dalla pistola di un parlamentare di FdI nel corso di una festa alla quale ha partecipato anche il Sottosegretario Andrea Delmastro (non presente al momento dell’evento secondo quanto ha dichiarato).
Andiamo per gradi; il parlamentare Emanuele Pozzolo, giunto alla festa organizzata dalla sorella di Andrea Delmastro dopo la mezzanotte, aveva con sé una piccola pistola. Dalla stessa è partito un colpo che ha ferito lievemente ad una coscia il cognato di uno dei membri della scorta del Sottosegretario alla Giustizia.
Emanuele Pozzolo ha dichiarato (testuale): “ho tirato fuori l’arma per farla vedere a quel ragazzo ed è partito un colpo”; poi: “confermo che il colpo è partito accidentalmente da una pistola da me regolarmente detenuta ma non sono stato io a sparare”. Se ha preso la pistola per mostrarla ed è partito un colpo chi ha sparato? Ha detto di non aver sparato. Allora come è partito il colpo? Un testimone ha affermato che è stato il Pozzolo a sparare, seppur accidentalmente.
Per impedire approfonditi accertamenti delle Forze dell’Ordine, eventuali tracce di esplosivo sui vestiti, Emanuele Pozzolo si è avvalso dell’immunità parlamentare, adducendo di non avere abiti di ricambio e rifiutandosi di consegnare i capi di abbigliamento sui quali è stato effettuato lo stub. Fortuna che i parlamentari di FdI difendono le Forze di Polizia umiliate dagli indagati. Questa è una gravissima offesa alla giustizia ed agli inquirenti. Il ferito, sinora non ha sporto denuncia, forse perché cognato di un membro della scorta del Sottosegretario Delmasto? Sarebbe facile fare varie ipotesi ma meglio non formularle.
Le immagini televisive e di stampa hanno fatto vedere una pistola simile a quella dalla quale è partito il colpo: una pistola a tamburo da borsetta. Orbene le pistole, come qualsiasi arma da fuoco, non sparano da sole ma soltanto se un dito preme il grilletto e se sono cariche. Neanche se tenute in tasca, borsetta, marsupio, in mano od altro senza un’azione meccanica che provoca lo sparo. Poi quale era la necessità di recarsi armato alla festa dove vi era un parlamentare dello stesso partito? Meglio evitare di raccontare favole. Chi ha premuto il grilletto? Era capodanno quindi neanche Babbo Natale o la Befana lo hanno potuto fare.
Orbene, quale affidabilità offre un parlamentare, per ora indagato, che ostacola le indagini su un ferimento da arma da fuoco avvalendosi dell’immunità parlamentare?
Sarà un caso che ogni tanto rispunta il nome del Sottosegretario Delmastro? Solo sfortuna?
Viene il cattivo sospetto che in FdI un certo tipo di ostentazione della forza mediante l’esibizione e l’uso delle armi da fuoco rientri nel loro DNA. Per giunta il Pozzolo è ben conosciuto per essere un estimatore di Mussolini e per frasi che denigrano le donne ed i gay.
Sarà un cattivo sospetto come quello di aggredire gli avversari politici, per ora fortunatamente solo verbalmente, se non sono proni alla loro ostentazione del potere?
Certamente il 2024 si apre peggio di quanto si era presagito in altre righe di questa testata.