E’ stata una vera e propria apocalisse quella del sistema informatico di Oracle che doveva gestire le risorse finanziarie e il personale dell’Ateneo della capitale scozzese.
La cosa peggiore della vicenda è che era scattato ogni genere di allarme e che erano arrivate numerose segnalazioni persino dagli utenti. A questi ultimi è stato addirittura detto di farla finita, di smetterla di rompere….
La vicenda è saltata fuori con la redazione di un report particolarmente severo da parte di PA Consulting, la società incaricata dal Tribunale universitario che ha chiesto di far luce su una serie di disservizi che hanno mandato in tilt procedure e attività. I dirigenti dell’Università se ne sono letteralmente fregati e la loro imperdonabile negligenza è costata un compenso contrattuale aggiuntivo di tre milioni e mezzo di sterline per le azioni di ripristino e di riparazione.
I primi segnali c’erano stati nell’Aprile del 2022 e consistevano nel mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti e degli assegni di ricerca agli studenti. A Settembre dello stesso anno è venuto il turno dei fornitori che non hanno visto saldare le loro fatture. I lavoratori invece hanno dovuto tribolare per il loro salario fino al successivo Novembre…
L’erronea implementazione di una sofisticata soluzione tecnologica non è stata frenata nemmeno in presenza di accorati inviti a “fermare i motori”. La messa in esercizio non era stata preceduta dalle più banali prove di efficienza ed efficacia e qualcuno ha persino maturato il sospetto che l’ambizioso progetto fosse stato dato per concluso quando invece mancava ancora qualcosa….
Le 41 pagine di analisi (qui il PDF per chi vuole approfondire) evidenziano proprio il fatto che – reso operativo il software – erano piovute lagnanze di varia natura dagli utilizzatori che – pur convinti di fornire input e feedback costruttivi – sono stati etichettati come inutilmente fastidiosi e non sono stati ascoltati. L’evidenza della incresciosa situazione era sotto i riflettori della pubblica opinione perché sui social network e sui mezzi di informazione locali non si parlava d’altro…
Il mea culpa della direzione dell’Ateneo è finito nel rapporto annuale dell’università del dicembre dello scorso anno, documento in cui Peter Mathieson, preside e vicerettore, ha ammesso che l’implementazione dell’ERP “ha causato disagi a studenti, personale e fornitori”.
Visto l’ambiente “scolastico”, qualcuno avrà imparato la lezione?