Ogni promessa è debito. Ci si è lasciati con un appuntamento per ragionare dell’individuo sovrano, soggetto, secondo Norberto Bobbio, della prima promessa mancata della democrazia: la società pluralista ha spodestato l’individuo sovrano e i protagonisti sono diventati i gruppi, le associazioni, le grandi organizzazioni, i sindacati e i partiti, e sempre meno gli individui.
Bene, al fin siam giunti. Si avverte che viene richiesto tempo e attenzione.
Scrive Bobbio: “…Partendo dall’ipotesi dell’individuo sovrano, che accordandosi con altri individui in egual misura sovrani, crea la società politica, la dottrina democratica aveva immaginato uno stato senza corpi intermedi, caratteristici della società corporativa delle città medievali e dello stato di ceti e di ordini precedente all’affermazione delle monarchie assolute, una società politica in cui tra il popolo sovrano composto da tanti individui (una testa, un voto) e i suoi rappresentanti non ci fossero le società particolari deprecate da Rousseau e cancellate d’autorità dalla legge Le Chapelier (abrogata in Francia soltanto nel 1887). Quello che è avvenuto negli stati democratici è perfettamente l’opposto: soggetti politicamente rilevanti sono diventati sempre più i gruppi, grandi organizzazioni, associazioni della più diversa natura, sindacati delle più diverse professioni, partiti dalle più diverse ideologie, e sempre meno gli individui. I gruppi e non gli individui sono i protagonisti della vita politica in una società democratica, nella quale non vi è più un sovrano, il popolo o la nazione, composta da individui che hanno acquistato il diritto di partecipare direttamente o indirettamente al governo, il popolo come unità ideale (o mistica), ma il popolo diviso di fatto in gruppi contrapposti e in concorrenza tra loro, con la loro relativa autonomia rispetto al governo centrale (autonomia che gl’individui singoli hanno perduto o non hanno mai avuto se non in un modello ideale di governo democratico che è sempre stato smentito dai fatti).
Il modello ideale della società democratica era quello di una società centripeta. La realtà che abbiamo sotto gli occhi è quella di una società centrifuga, che non ha un solo centro di potere (la volontà generale di Rousseau), ma ne ha molti, e merita il nome, sul quale concordano gli studiosi di politica, di società policentrica o poliarchica (con espressione più forte ma non del tutto scorretta, policratica). Il modello dello stato democratico fondato sulla sovranità popolare che era stato ideato a immagine e somiglianza della sovranità del principe era il modello di una società monistica. La società reale, sottostante ai governi democratici, è pluralistica.”
Dunque secondo Bobbio, l’ipotesi di base dell’individuo sovrano è stata del tutto disattesa: gruppi e non gli individui sono i protagonisti della vita politica in una società democratica.
Già, ma chi o cosa è l’individuo sovrano? Insieme a Copilot, versione aggiornata e migliorata di Bard, ormai bene conosciuta intelligenza artificiale generativa, vediamo di capirci qualcosa.
L’individuo sovrano o sovranità individuale è un concetto che si riferisce al potere e all’autonomia che un individuo possiede su sé stesso, sul proprio corpo e sulla propria volontà. Dunque, la sovranità individuale riguarda la capacità di ciascun individuo di governare sé stesso, prendere decisioni autonome e determinare il proprio destino. Secoli di dibattiti e riflessioni hanno analizzato, trattato, discusso e mai risolto il tema che, a partire dal XVI secolo, tornò di grande interesse quando Martin Lutero affermò che la libertà richiedeva l’assenza di leggi imposte: “Nessuno”, dichiarò, “può imporre leggi a un individuo senza il suo consenso”.
Questo principio fu sviluppato dalla Modernità, che abbracciò la teoria politica di Rousseau, secondo cui le leggi rappresentano la volontà dei cittadini.
Jean Bodin, sempre nel XVI secolo, estese il concetto della sovranità, definendola come un potere assoluto e perpetuo proprio dello Stato.
Oggi, la sovranità individuale è spesso associata all’autodeterminazione della volontà della persona. Sovrano, quindi, è colui che fa ciò che vuole, indipendente da altri e con il potere di rendere effettiva la sua volontà.
Opportuno chiedere alla nostra Intelligenza Artificiale quale siano le critiche alla sovranità individuale.
Con la sua solita efficienza, ci racconta che sono molteplici, varie e spesso riflettono le tensioni tra l’autonomia personale e le esigenze della società o dello Stato e secondo il suo stile propone una lista delle principali critiche:
Egoismo e Isolamento: la sovranità individuale può portare all’egoismo e all’isolamento. Se ogni individuo agisce solo per il proprio interesse, potrebbe trascurare il bene comune e la cooperazione sociale.
Estremismo e Anarchia: se ogni persona decide autonomamente senza restrizioni, potrebbe emergere l’anarchia in cui non esiste alcuna autorità centrale, minando così la stabilità e la sicurezza della società.
Contraddizioni e Limiti: la sovranità individuale può entrare in conflitto con altre priorità sociali, come la giustizia, l’uguaglianza e la sicurezza. Ad esempio, il diritto all’autodeterminazione potrebbe entrare in conflitto con leggi che proteggono gli altri o l’ambiente.
Dipendenza e Interdipendenza: l’idea di sovranità individuale spesso ignora il fatto che si fa parte di una rete sociale e dipendiamo dagli altri per molti aspetti della vita. La sovranità individuale dovrebbe bilanciare l’autonomia con la responsabilità verso gli altri.
Critiche Culturali e Religiose: alcune culture e religioni vedono l’individuo come parte di una comunità più ampia. La sovranità individuale potrebbe essere vista come un’idea occidentale individualista.”
Quindi, la sovranità individuale è un concetto complesso e controverso. Le critiche riflettono le sfumature di come bilanciare l’autonomia personale con il bene comune e le esigenze della società.
Però, esimio Copilot, puoi elencare i vantaggi della sovranità individuale? Tranquillo, segui il tuo stile basato su elenchi, che ti si viene dietro.
“Ogni richiesta è un ordine… procedo” …
La sovranità individuale comporta diversi vantaggi, che riflettono l’importanza dell’autonomia e della libertà personale. Ecco alcuni di essi:
Diversità e Pluralismo: quando gli individui sono sovrani, si crea una società più diversificata e pluralista. Le diverse prospettive e modi di vivere arricchiscono la cultura e la comprensione reciproca.
Protezione dai Poteri Autoritari: la sovranità individuale limita il potere di governi o istituzioni di imporre decisioni sulla vita delle persone. Protegge gli individui da abusi di potere e violazioni dei diritti umani.
Innovazione e Creatività: quando le persone sono libere di seguire le proprie passioni e interessi, emergono nuove idee, invenzioni e soluzioni. La sovranità individuale favorisce l’innovazione e la crescita.”
In sintesi, la sovranità individuale è un pilastro fondamentale delle società democratiche, promuovendo la dignità umana, la diversità e la libertà personale.
Tutto chiaro, o almeno quasi. Copilot, altra domanda, come si applica la sovranità individuale nella vita quotidiana?
“Ecco alcune prospettive su come si manifesta:
Autodeterminazione e Scelte Personali: la sovranità individuale si traduce nell’autodeterminazione. Ogni giorno, prendiamo decisioni che riguardano la nostra vita, come la scelta di un lavoro, le relazioni o lo stile di vita. Ad esempio, decidere quale carriera seguire o quale hobby coltivare è un esercizio di sovranità individuale. Ogni scelta comporta conseguenze e l’individuo ha la responsabilità di affrontarle, il che promuove la maturità e l’autonomia.
Diritti e Libertà: la sovranità individuale implica la difesa dei propri diritti e libertà. Questo può includere la libertà di pensiero, di espressione, di religione, di associazione e di movimento. Nella vita quotidiana, ciò si traduce nel parlare liberamente, praticare la propria fede e partecipare a manifestazioni o incontri.
Resistenza alle Pressioni Esterne: essere sovrani significa resistere alle pressioni sociali o alle aspettative degli altri quando queste entrano in conflitto con la nostra volontà. Ad esempio, scegliere di seguire una passione non convenzionale o di vivere in modo diverso dalla norma è un atto di sovranità individuale.
Gestione delle Risorse Personali: la sovranità individuale riguarda anche la gestione delle risorse personali, come il tempo, i soldi e l’energia. Decidere come investire il proprio tempo o come spendere i propri soldi è un esempio di applicazione quotidiana della sovranità individuale.
Consapevolezza delle Leggi e dei Diritti: essere sovrani richiede la conoscenza dei propri diritti e delle leggi che ci riguardano. Nella vita quotidiana, questo significa informarsi sulle leggi locali, sui diritti dei consumatori e su come difendersi legalmente.
Partecipazione Attiva alla Comunità: La sovranità individuale non significa isolamento. Al contrario, implica la partecipazione attiva alla comunità. Essere sovrani ci spinge a contribuire al bene comune, ad esempio attraverso il volontariato o l’impegno civico.”
Ultima domanda: come si applica la sovranità individuale nella politica?
“La sovranità individuale è un concetto che si manifesta anche nel contesto politico. Vediamo come:
Diritto di Voto: la sovranità individuale si esprime attraverso il diritto di voto. Ogni cittadino ha il potere di influenzare le decisioni politiche eleggendo i propri rappresentanti. Partecipare alle elezioni è un esempio di esercizio della sovranità individuale.
Libertà di Espressione Politica: gli individui hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni politiche senza timore di persecuzione. La partecipazione a manifestazioni, la scrittura di articoli o la discussione sui social media sono modi in cui si applica la sovranità individuale nella politica.
Scelte di Partecipazione Politica: la sovranità individuale implica la possibilità di scegliere tra diverse opzioni politiche. Ogni persona può aderire a partiti, movimenti o associazioni che rispecchiano le proprie convinzioni. Questa libertà di scelta è un aspetto fondamentale della sovranità individuale nella politica.
Controllo sulla Propria Vita: la politica influenza molti aspetti della vita quotidiana, come le leggi, le tasse e i servizi pubblici. Essere sovrani significa partecipare attivamente alla politica per influenzare queste decisioni e garantire che siano coerenti con i nostri valori.
Responsabilità Civica: ogni cittadino ha il dovere di informarsi, partecipare e contribuire al bene comune. Votare, seguire le notizie e impegnarsi nel dibattito pubblico sono modi per esercitare questa responsabilità.
Bilanciare Interessi Contrapposti: la politica spesso coinvolge interessi contrapposti. La sovranità individuale richiede la capacità di bilanciare i propri interessi personali con quelli della collettività. Ad esempio, considerare l’impatto delle politiche ambientali sulla propria vita e sul pianeta è un atto di sovranità individuale.”
Peccato che la realtà sia ben diversa. Gli individui non partecipano attivamente alla gestione della comunità, non si sentono responsabili, non scelgono in modo consapevole, sempre che scelgano. Sentono sempre di meno il dovere di informarsi, di partecipare e contribuire al bene comune. Il 18 aprile 1948 per le prime elezioni politiche dell’Italia democratica, andarono a votare il 92 per cento degli aventi diritto. Nel 2018 votò il 73 per cento. Il 25 settembre 2023 l’affluenza è scesa al 63,9 per cento.
L’affermazione di Bobbio, secondo cui l’ipotesi di base della democrazia che prevede il coinvolgimento dell’individuo sovrano è stata del tutto disattesa, ha senso, molto senso: sono i gruppi e non gli individui ad essere protagonisti della vita politica in una società democratica.
Il che non è cosa buona. Anzi, è pessima.
Meditate.
Il seguito alla prossima puntata, dove si parlerà degli interessi di parte, oggetto della seconda promessa mancata: la democrazia non è riuscita a sconfiggere gli interessi di parte, che hanno prevalso sui principi politici.