Nell’articolo del 28 maggio di quest’anno si è parlato del rientro in Italia di Chico Forti paragonandolo all’eventuale ritorno di Ilaria Salis, allora agli arresti domiciliari in Ungheria. Come tutti ricordano a lui furono riservate aperture dei telegiornali e prime pagine dei quotidiani.
Per pura cronaca si rammenta che Chico Forti è stato condannato all’ergastolo negli Stati Uniti con sentenza definitiva inappellabile per omicidio volontario. Ogni forza politica ha sempre stigmatizzato che le sentenze debbono essere rispettate. Parimenti ogni forza politica ha sempre affermato che gli imputati non sono colpevoli sino a sentenza definitiva. L’uomo si è sempre dichiarato innocente. Se più di una volta la giustizia, in ogni Paese del mondo, può avere emesso sentenze errate condannando degli innocenti, va anche valutato che la giustizia statunitense è quella di uno Stato di diritto in una democrazia consolidata.
Ciò premesso, Ilaria Salis è stata eletta nel Parlamento dell’Unione Europea in Alleanza Verdi e Sinistra. Dopo pochi giorni dall’esito elettorale l’Ungheria, anticipando la richiesta di rilascio per immunità parlamentare, ha liberato, sua sponte, Ilaria Salis. La donna era detenuta da circa 16 mesi per il reato di aggressione e non ancora era stata emessa una sentenza. Solo alcune udienze in Tribunale dove era stata condotta con catene alle mani ed ai piedi.
Il rilascio della neo europarlamentare è stato salutato da contrastanti valutazioni della stampa e dei media televisivi. Oscillavano tra favorevoli e sprezzanti commenti. Sicuramente nessuno si sarebbe aspettato un’accoglienza come quella verso Chico Forti, essendo una militante antifascista agguerrita, ma almeno qualche commento meno caustico ed astioso.
Pare superfluo ricordare che il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, all’aeroporto, ha ricevuto Forti come un Capo di Stato o di Governo, oppure un eroe od una vittima di sequestro da parte di gruppi terroristici o criminali all’estero. Appena giunto nel carcere di Verona, egli ha avuto trattamenti almeno di favore. Un istituto penitenziario dove, è bene ripeterlo, si sono registrati ben cinque casi di suicidio.
Sin qui nulla di particolarmente nuovo, benché di accoglienze simili verso un condannato all’ergastolo in via definitiva non si abbia memoria nella storia della nostra democrazia. Ciò che, però, vi è di nuovo è il comportamento del “medagliato” della destra al Governo del nostro Paese. Quale nuovo comportamento? Televisioni e giornali, certamente distratti da quanto sta accadendo in Europa e nel mondo, hanno dato poco risalto alle presunte esternazioni dell’osannato eroe Chico Forti. Egli avrebbe chiesto, dal carcere, l’aiuto a qualche elemento della ‘ndrangheta per “mettere a tacere” Marco Travaglio e Selvaggia Lucarelli del “Fatto Quotidiano” a causa del titolo a lui riservato al rientro in Italia: “Benvenuto assassino”.
La Procura di Verona sta accertando per cui non figurano indagati od ipotesi specifiche di reato. Un detenuto, legato alla ‘ndrangheta, avrebbe rivelato al garante, don Carlo Vinco, di essere stato avvicinato da Chico Forti, già campione di surf ed idolo della destra nostrana. Costui, infastidito dal citato titolo, avrebbe chiesto all’esponente della criminalità calabrese di poter intercedere con qualche ‘ndranghetista al fine di “mettere a tacere” i due giornalisti ed un’altra persona. Quale contropartita del “favore”, non appena libero, in quanto futuro candidato del centrodestra, avrebbe dato loro aiuto. Il garante avrebbe contattato Marco Travaglio il quale si è rivolto alla Procura di Verona. Il detenuto eccellente, beatificato dalla destra, sembra cadere dalle nuvole.
Sicuramente in queste pagine non si può dire dove sia la verità. Certamente il garante don Carlo Vinco non si è inventato nulla. Perché un detenuto appartenente alla criminalità organizzata calabrese, notoriamente caratterizzata dal più alto livello di omertà, e per questo garanzia per ogni traffico criminale, dovrebbe inventarsi cose del genere? Nulla è da escludere. Chico Forti, accarezzato dalla destra governativa e detenuto privilegiato, potrebbe essersi esposto per un eccesso di fiducia in sé stesso ed in una parte politica? Comunque la si voglia interpretare è una brutta storia, non certo edificante per chi lo ha accolto in aeroporto. Le eloquenti immagini non possono essere smentite.