Il Decreto 103/2024 si propone di semplificare i controlli aziendali, mantenendo rigorosi gli standard di sicurezza sul lavoro. Riuscirà ad arginare la tragedia delle “morti bianche”?
Il Decreto 103/2024 introduce un sistema di gestione del rischio su base volontaria per le aziende, mirato a semplificare i controlli delle autorità competenti, incluso l’INL. Le aziende che rispettano i criteri del decreto possono ottenere un Report certificativo che le esonera dai controlli per dodici mesi. Sembra un sogno per le aziende.
Tuttavia, l’INL precisa che nonostante tutto questa semplificazione non si applica ai controlli sulla sicurezza sul lavoro, che restano soggetti alle normative vigenti. Le aziende devono continuare a rispettare le norme sulla salute e sicurezza sul lavoro e potranno essere sanzionate in caso di violazioni. Inoltre, la diffida amministrativa del decreto non si applica alle violazioni in materia di sicurezza sul lavoro.
Implicazioni per le aziende
– Riduzione del carico burocratico: Le aziende conformi ai criteri del decreto beneficiano di meno controlli.
– Maggiore trasparenza: Il decreto stabilisce criteri chiari per la valutazione del rischio aziendale.
– Necessità di adeguamento: Le aziende devono implementare un sistema di gestione del rischio conforme ai requisiti del decreto.
In sintesi
Il Decreto 103/2024 si propone di semplificare alcuni controlli per le aziende, pur senza modificare gli obblighi sulla sicurezza sul lavoro. Le aziende devono continuare a rispettare le norme vigenti, garantendo la tutela dei lavoratori.
Speriamo solo che le rispettino un po’ di più, visto che dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 620 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 853 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL Di questi, il 32% sono ultrasessantenni e gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35%.
Per approfondire:
– Precisazioni INAIL Prevenzione e Sicurezza
– Nota n. 1357/2024 recante chiarimenti e indicazioni operative al riguardo del Decreto 103/2024