Il Governo, sin dall’inizio, ha voluto mostrare, a parole, i muscoli contro l’evasione fiscale ma ancora una volta ha approvato benefici agli evasori. Parole, parole, tranne Salvini che si è sempre mostrato particolarmente sensibile al problema di chi è piuttosto restio al pagamento delle imposte; il Vicepremier è molto propenso al perdono cristiano, pardon fiscale ed ama vezzeggiare gli evasori.
Siamo buoni, forse qualcuno si è distratto e per un quinquennio ha tralasciato di dichiarare onestamente il proprio reddito. Banalità, punibili con un blando scappellotto come avrebbe fatto un bonario padre negli anni cinquanta e sessanta.
Il Governo, ponendo la fiducia, tra altre misure, ha approvato una serie di provvedimenti tesi a facilitare i ravvedimenti degli evasori.
La fiducia è necessaria perché è una questione di coscienza, vanno aiutati i poveri evasori, hanno bisogno di non erodere le loro povere casse senza destinarle allo Stato in imposte che chissà come potrebbe spendere; forse in spese sanitarie o per aiutare gli indigenti o le famiglie numerose od i fannulloni che non trovano lavoro perché non si adattano a lavorare 10 ore al giorno per 500 euro al mese. Disdicevole rimpinguare le casse dell’Italia.
Pare tanto che si siano ispirati al fumetto Alan Ford, uscito nel 1969, ideato da Max Bunker e disegnato a Magnus, che illustra le avventure di un gruppo comico-spionistico denominato TNT, come l’esplosivo, il trinitrotoluene o tritolo.
Tra le figure vi è quella di Superciuk, uno spazzino che si trasforma in un Robin Hood al contrario poiché ruba ai poveri per dare ai ricchi. Il suo “superpotere” è una fiatata alcolica capace di tramortire chiunque, e di esempi in politica ne avremmo.
Il condono lo chiamano “sanatoria”, uno speciale “ravvedimento”, sono dei poveri pentiti per aver peccato, assolviamoli cristianamente o gli diamo una nuova identità per non incorrere in pericoli come ai pentiti di mafia e terrorismo?
Questa sanatoria riguarda le partite iva che aderiranno entro il 31 ottobre in relazione ai redditi 2018-2023. Poi, tanto per fare i caritatevoli, daranno ben 100 euro alle famiglie regolarmente sposate, con figli, con reddito fino a 28.000 euro lordi.
Sicuramente i pochi destinatari ne avranno un minimo beneficio: il pranzo di Natale od il cenone di Capodanno, ovviamente in casa. Chi non ha sufficiente denaro per fare figli o le coppie che non hanno contratto matrimonio? Loro sono reprobi, niente.
La sanatoria dovrebbe riguardare circa 1,5 milioni di partite iva che non raggiungono la soglia di affidabilità fiscale. Il Sole 24 Ore ha ricordato lavanderie, noleggi auto, gestione di impianti sportivi, ristoranti. Potremmo aggiungere bar, garage ad ore, tanti professionisti, artigiani come idraulici, elettricisti, muratori, pittori e via dicendo. Gli unici che non evadono sono coloro che percepiscono un reddito fisso da lavoro o pensione.
Non scendiamo in tecnicismi ma a fianco dei benefici per gli evasori si aumentano le accise sul diesel, quelle accise che Salvini voleva eliminare e la Meloni definì, in uno spot televisivo “pizzo di Stato”. Non nominiamo la legge Fornero invano che doveva essere abolita a dicembre 2022.
Pare che il Ministro Giorgetti voglia tassare tutte le imprese, cosa che aborre Salvini. Le posizioni tra i due vice Premier, Tajani e Salvini, sono sempre più distanti su tutto. Poi il Ministro delle Infrastrutture, sempre Salvini, se la prende con un chiodo che ha bloccato l’Italia. Nessuno mette in dubbio la causa ma dove sta la protezione delle infrastrutture critiche e strategiche? La resilienza della quale si sono vantati ripetutamente si è sciolta come ghiaccio in una fonderia? L’allarme perché non è scattato subito? Insomma, sempre parole, parole, parole, il vuoto assoluto.
Comunque, da una parte benefici per gli evasori, dall’altra lacrime e sangue per i poveri diavoli e l’economia che produce. Evviva l’uguaglianza, i pizzi di Stato e gli evasori. Non siamo alla frutta ma all’ammazzacaffè.