Ci si scherza: “Adamo è stato l’uomo più fortunato al mondo perché l’unico al mondo a non avere la suocera”.
Mia moglie per fortuna è una suocera che considera i mariti delle nostre figlie come figli nostri e quindi ha trasferito anche a me questo suo buon rapporto con i generi; così nel nostro caso consideriamo come nostra famiglia allargata anche quelle delle due figlie. Ovviamente perché ciò venga accettato da tutti è indispensabile che noi due suoceri adottiamo un tipo di atteggiamento non invasivo delle loro autonomie che cercherò di seguito elencare e che abbiamo sperimentato che funzionano. Certamente le tre famiglie fanno la loro vita separatamente e i vecchi suoceri sono quelli che hanno il compito più difficile perché la loro saltuaria presenza non crei tensioni con i generi o le nuore. Non è facile, ma ci si può arrivare con intelligenza e buona volontà.
La prima regola d’oro per essere accettati da generi e nuore è quella di istaurare un buon rapporto con gli altri due suoceri, la seconda, non mettere “becco” su come i nostri generi e le nostre nuore desiderano far crescere il bagaglio culturale dei loro figli – nostri nipoti -, soprattutto per quanto attiene l’argomento religioso. Come accennavo non essere invasivi nella libertà di gestione delle loro famiglie intervenire con consigli o azioni solo se richiesti. Nel nostro caso, per esempio, mia moglie ed io interveniamo perché richiestoci su argomenti in cui ci riconoscono migliore preparazione ed esperienza delle loro. Nelle loro famiglie entrambi i genitori lavorano e quindi per i loro figli il nostro intervento non è ingerenza ma necessità. Per mangiare a pranzo tutti e quattro utilizzano con piacere la cucina della nonna: i due maggiori saltuariamente, i minori tutti i giorni che vanno a scuola. Frequentano il liceo che sta sotto casa nostra e quindi, quando escono da scuola, a piedi vengono da noi a mangiare (e ne sono anche felici in quanto mia moglie cucina molto bene) e poi fanno pure il riposino prima di tornare a studiare a casa loro. Ormai loro si muovono in casa nostra come fosse la loro e questo lo fanno con disinvoltura anche i due universitari maggiori.
A noi nonni questa situazione ci rallegra e, soprattutto, vivifica la nostra giornata e ci tiene costantemente aggiornati sull’evoluzione della gioventù moderna con i suoi lati positivi e negativi. Certamente affatica mia moglie e a me fa convivere con una persona quasi sempre stanca e ciò, sinceramente, non è semplice. La considerazione che ambedue facciamo è positiva: “finché riusciamo proseguiamo così” perché nella bilancia i vantaggi che ne traiamo per la nostra vita sono senz’altro superiori alle difficoltà che ne derivano.
Ecco la famiglia allargata con i due vecchi genitori che sono anche suoceri e nonni. Se questa situazione si ripete anche con gli altri due suoceri, si chiude il cerchio perfetto e certamente si annullano tutte le brutte considerazioni che si hanno sui suoceri nel pensiero comune e che è talmente diffuso da arrivare fino al Papa. Anche Papa Francesco, infatti, in una sua omelia ha detto:
“Oggi la suocera è un personaggio mitico, non dico che la riteniamo come il diavolo ma è sempre una brutta figura. Ma dovete ricordare che la suocera è la mamma del marito o della moglie.” E ha poi aggiunto: “… Ma care suocere a voi dico di stare attente con la lingua, è uno dei peccati delle suocere la lingua”.
Voglio chiudere con una considerazione positiva sui suoceri; guardandomi attorno devo constatare che non siamo i soli, mia moglie ed io, ad avere buoni rapporti con generi e nuore. Anche tra gli amici ci sono un paio di coppie che come noi si distinguono dalla massa e vanno d’amore e d’accordo con i coniugi dei loro figli, alla mia domanda su come fanno mi hanno risposto che semplicemente non interferiscono sulla gestione della loro vita familiare.
Siamo in pochi, ma ci siamo!