Lo MIT di Boston presenta lo “Generative AI Impact Consortium”, una realtà che riunirà ricercatori e industriali per affrontare le nuove sfide poste dalla AI, riferisce MIT News.
Il Consorzio, che segue alle esperienze della “Settimana della AI Generativa” dello scorso novembre e dei preprint degli “Impact Papers” e raccoglie le menti più brillanti del MIT e i leaders del settore, nasce per guidare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale ed evitare effetti indesiderati sul futuro.
Daniel Huttenlocher, Preside del MIT Schwarzman College of Computing e co-presidente del gruppo di supervisione di GenAI Dean, ha formulato le tre domande fondamentali che guidano l’azione del Consorzio stesso.
I quesiti riguardano il modo in cui la collaborazione tra AI e uomo possa creare risultati migliori di quelli che entrambi, singolarmente, potrebbero raggiungere. Vertono anche su quali siano le dinamiche di interazione, tra intelligenza artificiale ed esseri umani, idonee ad evitare rischi e massimizzare i benefici e, infine, in quale modo la ricerca interdisciplinare migliori lo sviluppo delle AI.
Vivek F. Farias, Cattedra Patrick J. McGovern (1959) presso la MIT Sloan School of Management e co-direttore di facoltà del consorzio, dichiara: “Quello che mi entusiasma è che questo Consorzio non è soltanto ricerca accademica per un lontano futuro: stiamo lavorando su problemi in cui le nostre tempistiche si allineano con le esigenze dell’industria, promuovendo progressi significativi in tempo reale”.
Lo Impact Consortium nasce per favorire la collaborazione tra il MIT e i partner del settore; tra i fondatori, c’è OpenAI, creatore di ChatGPT, e ne sono membri anche Coca-Cola Company, TWG Global, Tata Group, SK Telecom, Analog Devices (ADI).
L’iniziativa ospiterà workshop interattivi e dibattiti al fine di identificare e risolvere le sfide poste dallo sviluppo tecnologico, nell’ottica di creare una conversazione aperta tra la facoltà e i partner del settore e anche tra i partner stessi.
La condivisione delle informazioni è una delle metriche del successo dell’iniziativa.
Afferma Farias: “I progressi sull’IA generativa non sono a somma zero, quindi ha senso che questa sia un’iniziativa open source”.
Uno degli obiettivi del progetto è la preparazione della futura forza lavoro, istruendo capi d’azienda e dipendenti sulle applicazioni della AI, affinché non patiscano incertezze dovute alla costante evoluzione della materia.
Il grande sviluppo della AI generativa, non più confinata ai soli laboratori di ricerca, è diventato un volano di innovazione per tutti i settori e le discipline, e per il MIT questa tecnologia è diventata una missione prioritaria.