Il sottotitolo del libro è “Storia segreta del partito di Giorgia Meloni”. Giacomo Salvini è un giornalista de “Il Fatto Quotidiano”; la prefazione è del sempre pungente e mordace Marco Travaglio.
Il libro riporta, in molte sue parti, quanto testualmente scritto nella loro chat da Dirigenti, Parlamentari e Ministri di Fratelli d’Italia. L’autore afferma che sono stati pubblicati i messaggi reputati più interessanti depurandoli da ogni aspetto privato e da parole poco edificanti, cioè turpiloquio. I messaggi, talvolta, sono duri ed il linguaggio non certo cortese o filtrato da stile diplomatico. Pochi sono i più attivi nella messaggistica riportata nel libro.
Le accuse ed i giudizi su Salvini sono feroci, più idonei ad un avversario politico che ad un alleato. La cosa più simpatica attribuitagli è che fa opposizione ai Governi dei quali è parte, altri epiteti sono meno gentili. Viene ridicolizzato per l’abbigliamento, ricordiamo che indossava felpe e giubbotti di Polizia di Stato, Vigili del Fuoco, Protezione Civile quando era Ministro dell’Interno. Buona parte del libro, ovvero le chat, sono sul leader della Lega che rimane il più bersagliato. Sia la Lega che Fratelli d’Italia si contendevano, e si contendono, una stessa fascia di elettorato cercando di sorpassarsi a destra l’un l’altro.
Attraverso i commenti nella chat vengono letti i vari mutamenti di indirizzo di FdI, talvolta stravolgimenti, altre vere e proprie inversioni di rotta. Posizioni divergenti tra le dichiarazioni pubbliche e gli sfoghi privati.
Alcune scelte strategiche sono state mirate, efficaci e vincenti, come quella di non aderire al Governo Draghi.
Il rapporto con il fascismo viene giudicato dall’autore sempre poco chiaro, mai una netta posizione; sulla stessa strage di Bologna si afferma in chat che non fu di matrice neofascista divergendo dalle risultanze processuali in tutti i gradi di giudizio. Esisterebbero diverse “verità”.
Nei vari capitoli sono affrontati vari argomenti come la rielezione del Presidente della Repubblica Mattarella, i rapporti con gli USA, giudizi su Trump e Biden, le spese per gli armamenti, accuse alla Magistratura, alla stampa, i rapporti con l’Europa ed altro.
Emergono, non di rado, malumori nei messaggi in chat con parole anche dure. Il partito non è così granitico come può apparire e la Presidente del Consiglio più volte interviene per bacchettare i parlamentari. Il termine “infame”, spesso ricorrente, viene impiegato sia per l’interno, sia per l’esterno.
L’analisi degli ultimi anni è frutto di una ricostruzione molto efficace e certosina con commenti chiari e lineari. Un libro che va letto poiché tentare di fare un misero riassunto è impossibile perché i messaggi della chat (dal 2017 all’ottobre 2024) vanno contestualizzati; accurate note rimandano ai fatti citati nel libro. Un testo ostracizzato appena pubblicato, dimostrazione che vi sono nemici dell’informazione non supina o pilotabile. La condivisione o meno la si lascia al lettore. Si giudica sempre solo dopo la lettura, mai prima.