Il libro racconta con certosina precisione un periodo durante il quale noti, e meno noti, giornalisti scrissero testi di canzoni anche per affermati cantanti. Siamo negli anni sessanta e primi settanta ma molto vi era stato anche nei decenni precedenti.
Non per nulla il sottotitolo è “Quando i giornalisti spodestarono i parolieri”. Il “Cantastampa” fu una sorta di festival della canzone con i testi scritti da giornalisti. Ebbe cinque edizioni. La prima, il battesimo, fu a Rimini nel 1963. Fu afflitta da una serie di defezioni dell’ultimo momento, tanto che i dirigenti dell’azienda di soggiorno riminese, la Rai, Corrado, gli orchestrali, i cantanti e i “giornautori” si proclamarono concordi nel giuramento: “Mai più Cantastampa”. Si dice: “mai dire mai”.
Così seguirono le edizioni di Taormina (1964), San Benedetto del Tronto (1966), Trento (1968). L’ultima, nel 1972, fu associata al Cantagiro ma nulla fu trasmesso in televisione di questa ultima. Anche nelle altre quattro non mancarono defezioni e contrattempi. Negli anni, annota l’autore, il pubblico televisivo dimostrò sempre una certa freddezza verso il Cantastampa.
Il principale organizzatore fu Alessandro delli Ponti che ebbe ruoli anche nel Festival di Sanremo ed in Miss Italia. Naturalmente non manca un po’ di gossip
Sono riportati tutti i testi reperiti delle canzoni. Interessante e vasto il corredo di foto, articoli di stampa e documenti dell’epoca. Un incredibile ricordo dei giornalisti/parolieri.
L’ultimo capitolo del libro, “Una indagine sulla strada e sul campo”, è scritto da Pasquale Pannella che sapientemente dipinge quegli anni tra arte, canzoni e politica. Pungente ed arguto, va inquadrato nel contesto di quegli anni. Non dimentichiamo che siamo nel pieno di sconvolgimenti politici e sociali in Italia (manifestazioni, autunni caldi, proteste studentesche e molto altro).
Il libro è una pregevole e minuziosa ricostruzione storica con molti ricordi dei partecipanti. Un libro da non perdere per gli appassionati di storia della musica di quegli anni.
Forse è bene concludere con le ultime parole dell’autore:
“I versi degli inviati dei principali quotidiani e periodici
Le musiche dei più famosi compositori
Le voci dei più popolari cantanti
La rivisitazione esclusiva della più originale rassegna musicale degli anni d’oro del disco
Il conflitto con i discografici
L’inganno dei depositi Siae
Il mistero dei filmati scomparsi dalle teche Rai
Tutti i testi inediti, i documenti segreti, le foto mai pubblicate, le testimonianze e le denunce”