Subito dopo l’attacco alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001, i vertici della CIA si resero conto dell’importanza del libro Psychology of Intelligence Analysis scritto da Richards J. Heuer e pubblicato due anni prima dalla stessa CIA.
Dopo 45 anni di servizio nell’Agenzia, Heuer ha descritto le tecniche utilizzate dagli analisti di intelligence per tenere la “mente aperta” a diverse prospettive e ad ogni cambiamento. Se gli analisti avessero interpretato, secondo le sue indicazioni, le informazioni disponibili e avessero raccolto gli indicatori di criticità, i terroristi non avrebbero avuto modo di pianificare ed eseguire quelle stragi che hanno cambiato il corso della storia.
Nel suo libro, Heuer ha esposto i modelli cognitivi usati per riconoscere i segnali nascosti nel rumore prodotto dalla massa delle informazioni a disposizione degli analisti, spesso incomplete, ambigue, contraddittorie, laddove non oggetto di falsificazione, depistaggio o дезинформация (vds. Il segnale e il rumore, Arte e scienza della previsione, di Nate Silver, ed. Fandango).
“La mente è come un paracadute. Funziona solo quando è aperta”, ha affermato Heuer per sottolineare la necessità di guardare da prospettive differenti per generare idee alternative. Per dimostrarlo visivamente, è ricorso all’immagine nota come “Mia moglie e mia suocera”, in cui è possibile vedere, a seconda del punto di vista, una giovane donna o un’anziana signora.
Heuer invita a passare dalla giovane all’anziana e viceversa per esercitare il proprio cervello a cambiare prospettiva, a switchare. Chi prova a farlo noterà che non è poi così facile passare da una prospettiva all’altra. Una mente non aperta è resistente al cambiamento e fatica a vedere un’informazione diversamente da come l’ha percepita inizialmente e continuerà a formulare ipotesi che, se hanno funzionato in passato, nel presente rischiano di risultare obsolete.
Nel suo libro, Heuer descrive alcune tecniche necessarie a switchare il proprio approccio mentale e maturare così un contrarian pensiero. Si basano sulla capacità dell’analista di proiettarsi nel futuro, per liberarsi dai condizionamenti del presente e valutare da quella prospettiva gli eventi attuali. Oppure si basano sul cambio di ruolo: secondo la Legge di Miles “quello che pensi e decidi dipende dal ruolo che hai” quindi, cambiando ruolo, muta anche la prospettiva dalla quale si vede la realtà. C’è poi la procedura che vede attribuire il ruolo di “avvocato del diavolo” a un soggetto incaricato di sfidare il consensus, individuando le debolezze del sistema per proporre visioni alternative.
Donald Trump e Elon Musk sembra abbiano letto e studiato il libro di Heuer: applicano perfettamente i suoi modelli mentali switchando continuamente la prospettiva e “sorprendendo” il Mondo con il loro contrarian pensiero. Non a caso, la “tecnica della sorpresa” è un altro modello citato da Heuer.
Di contro l’U.E. è troppo lenta nello switchare e trova difficile sbarazzarsi dei vecchi modelli – compresa la sua stessa propaganda – arroccata com’è dietro il suo pensiero unico che la sta gradualmente trasformando in un’autocrazia burocratica. L’aver applicato, in assenza di una reale emergenza esistenziale, l’art. 122 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, aggirando il voto del Parlamento per imporre il pacchetto di riarmo da 800 miliardi di euro, è un preoccupante precedente che graverà sulle presenti e sulle future generazioni.
Per fortuna, tra le future generazioni, ci sono ragazzi come il tredicenne di Verona che, senza saperlo, ha fatto suo il contrarian pensiero, anche a costo di prendere una nota. Il ragazzo si è rifiutato di salire la scala decorata coi colori arcobaleno e con parole simbolo delle battaglie gender allestita in occasione della Giornata contro l’omofobia.
Sia chiaro, non si sta qui a sminuire il valore delle battaglie contro l’omofobia ma a celebrare il coraggio del tredicenne di Verona che ha osato opporsi al pensiero unico dei suoi insegnanti.
Pensate con la vostra testa, ragazzi. Fatelo pure male. Ma pensate con la vostra testa!
Altrimenti ci pensa l’U.E.