Le dichiarazioni di Elon Musk, sulla sua possibilità di condizionare le sorti dell’Ucraina con la semplice pressione di un tasto, non mi hanno stupito.
Mi ha invece sbalordito che nessuno del nostro Governo abbia sentito il dovere di alzare un dito e chiedere ai colleghi di riflettere su eventuali iniziative che – in cantiere con quel soggetto – potrebbero essere intraprese e un domani farci trovare nelle stesse condizioni di fragilità e ricattabilità che caratterizzano il futuro di Kiev e dintorni.
Il personaggio, comprensibilmente subordinato ad un uso di “pseudofarmaci” che va oltre qualsivoglia posologia raccomandabile, ha dichiarato senza tanti misteri di avere tra le mani l’interruttore che può spegnere le telecomunicazioni delle truppe ucraine, bloccandone l’operatività con una forzata “cecità” e “sordità”, paralizzandone la capacità di contrastare il nemico russo, segnando il destino di un Paese allo stremo da tre anni…
Quando si vuol attribuire a qualcuno la più assoluta inaffidabilità si gioca a chiedere “compreresti mai un’auto usata da un simile individuo?”. In questo caso c’è gente (fortunatamente sempre meno) che dal tizio ha addirittura acquistato vetture nuove, non pensando di aver arricchito una figura tra le meno gradevoli dai tempi di Adamo ed Eva.
Non è questione di piacere o non piacere, perché – si sa – ognuno sceglie i propri interlocutori privilegiando necessità e urgenza e mettendo in secondo piano le ragioni di opportunità, la banale paura di fare un errore, i tanti segnali di avere a che fare con un qualcuno il cui contatto non tarderà a rivelarsi fatalmente pericoloso o addirittura venefico.
Il signor Musk dice che non farà mai la carognata di “staccare la spina”, ma tiene a rimarcare che la cosa sia possibile, agevolmente fattibile e rapida ad esser portata a termine.
La volubilità di un individuo del genere non è certo caratteristica che ne evidenzia l’attendibilità. Abile nel cambiare casacca, e lo ha fatto passando da Obama a Trump, non si prospetta come interlocutore capace di rispettare i patti al cambiare del vento.
Un committente dotato di normale buon senso difficilmente si rivolge ad un fornitore che da un minuto all’altro è pronto a interrompere il suo servizio e mettere in ginocchio chi vi ha fatto affidamento.
Qualora non lo si sia pensato, le soluzioni moderne di telecomunicazioni – pur blindate da sistemi crittografici – trasportano informazioni vitali: voci e dati che vengono veicolati possono diventare trasparenti per chi li trasporta che a quel punto li può vendere all’avversario…
Se il fornitore è figura (o figuro) che non esita a minacciare e a insultare Governi nonchè a mancare pubblicamente di rispetto alle più alte cariche istituzionali straniere, probabilmente la sua prepotenza è già pronta a straboccare.
Sono poche le garanzie di serenità. E, attenzione, non parliamo di serenità del signor Musk, ma della nostra.