Va tutto talmente bene che è giusto allontanare le preoccupazioni e i timori. Gli hacker non esistono, le minacce tecnologiche sono una fantasia dei complottisti digitali, il rischio di una paralisi informatica c’è solo nella serie televisiva “Zero Day” ed è stato inventato esclusivamente per far lavorare Robert De Niro che altrimenti non sbarcava il lunario…
E’ questo il giusto spirito con cui l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale ha ritenuto di non perdere tempo con la ritrita protezione delle infrastrutture critiche e degli altri sistemi elettronici potenziali bersagli dei malintenzionati di turno.
La pagina web “Cybersicurezza, la nostra nuova sfida” sul sito istituzionale della ACN ci fa capire che sarà un pennarello, una rapidograph (ah, quanti ricordi) o un pastello di cera a trafiggere i nemici della nostra Nazione pronti ad attaccare il sistema nervoso della povera Italia.
Per far capire ai nostri connazionali l’importanza della materia, l’Agenzia Cyber ha voluto regalare “una nuova opportunità, dedicata agli studenti di arte e comunicazione italiani per creare una campagna di comunicazione”, gettando le basi per “un concorso d’idee per creare una campagna corporate sul tema della sicurezza cibernetica”.
Una figata irresistibile che permette – ma, attenzione, solo fino al 18 aprile prossimo – agli studenti delle scuole d’arte e comunicazione di tutta Italia di concorrere come coppie creative (art-director e copywriter), misurando il proprio talento, col fine di creare di una campagna di comunicazione integrata: dallo spot televisivo ai materiali pubblicitari, fino a strategie di marketing non convenzionali.
Nel regolamento dell’iniziativa si legge che “A ciascun componente della coppia creativa che risulterà vincitrice del concorso sarà riconosciuta la possibilità di fare uno stage curriculare non retribuito, rispettivamente nel ruolo di Art Director e Copywriter, presso il reparto creativo dell’Agenzia Saatchi & Saatchi”.
Lo stage non retribuito è un premio eccezionalmente educativo perché abitua i giovani ad esser sottopagati e – se si vale quanto si viene remunerati – fa capire di contare al pari dello zero con cui si viene retribuiti.
E’ una chance straordinaria per prendere confidenza con le consuete dinamiche che caratterizzano quelli che approfittano di chi si affaccia sul mondo del lavoro. E’ così che le nuove generazioni possono temprarsi e motivarsi, spremendo le meningi a vantaggio di chi – forte di uno stipendio equiparato a quello della Banca d’Italia – campa benissimo senza aver idee o fantasia che cozzerebbero con la serissima atmosfera delle istituzioni burocratiche.
Chi vince l’occasione per lavorare come stagista senza beccare un quattrino deve dimostrarsi scevro anche da pretese economiche future e provvedere (come è statuito al punto 4.4 del regolamento) alla “Cessione Diritti d’Utilizzo, resa da entrambi i componenti della coppia creativa e controfirmata per presa visione dal Coordinatore, con cui si cedono all’Associazione diritti di utilizzo e di diffusione della campagna pubblicitaria proposta, con qualsiasi mezzo, anche tramite terzi, senza limitazioni di territorio e di tempo”.
Bello imparare fin da piccoli a rinunciare ai propri diritti, a farlo per sempre, senza corrispettivo, senza confini….
E per assicurare i giusti toni decoubertiniani, quelli del “l’importante è partecipare”, anche chi non vince cede gratuitamente i diritti su quel che ha pensato e che magari può tornar comodo agli organizzatori per un futuro utilizzo in altra sede.
In assenza persino di una miserrima elemosina a compenso di una brillante idea, qualche giovincello volenteroso si chiede a chi dovrà donare l’opera del suo ingegno e di chi sia il sito “sociallycorrect.it” che ospita l’Associazione Paolo Ettorre. Incuriosito dalla parola “correct” il teen ager birbantello va sul sito della “Naming Authority”, ovvero “nic.it” cioè l’anagrafe dei “nomi a dominio” italiani e scopre che il web in questione è stato registrato da Saatchi & Saatchi, via Nazionale 75 a Roma…
Il giovanotto però è convinto che sicuramente anche la rinomata impresa dell’advertising presterà i suoi servizi a titolo gratuito all’Istituzione che presidia la cybersecurity.
Che bello respirare quest’aria patriottica e chissà cosa faranno gli hacker per non sentirsi esclusi da questo simpatico clima di orgoglio italiano…
Anche loro colpiranno gratuitamente e – per non far rimanere male i super esperti della difesa tecnologica – manometteranno i siti Internet della Pubblica Amministrazione senza pietà ma fino a farli funzionare come mai era toccato loro in sorte…