Nella mia vita ho visto passare con Francesco 8 Papi, solo di un paio ho un ricordo particolare: di Papa Giovanni XXIII, il “Papa buono” e di Papa Francesco, colui che in tutto il suo pontificato non ha mai dimenticato di essere una persona come noi. Con il Papa dal buon aspetto paterno il mio ricordo risale al “Concilio Vaticano II”, quando con l’azienda di computer per la quale lavoravo ho meccanizzato in San Pietro con le macchine a schede perforate le votazioni (placet, non placet e placet iuxta modum) e le elaborazioni seguenti le decisioni prese. Un giorno ci venne a trovare mentre stavamo penando a programmare la tabulatrice dicendoci con tono paterno: “capisco che in questo marasma di fili vi possa scappare qualche parola forte, non fatelo non va bene”. Da quel momento questo Papa mi è rimasto impresso e lo ricordo con piacere, otre che per il Concilio, anche per il suo modo tutt’altro che autoritario di trattare la gente con modi dolci e paterni, ricordate: “Quando tornate a casa, fate una carezza ai vostri bambini e dite che è la carezza del Papa”. Prima di iniziare a scrivere quello che penso io su quello che è stato per me Papa Francesco e perché l’ho sempre considerato un Papa diverso dai precedenti e più vicino a tutti noi voglio riportare le ultime parole da lui pronunciate alla vigilia della sua morte: “Cari fratelli e sorelle buona Pasqua” questo ha detto prima di impartire la benedizione Urbi et Orbi. Mi sono piaciute le poche parole di cordoglio per la morte di Papa Bergoglio scritte dal Presidente Mattarella:
“Ho appreso con grande dolore personale la notizia della morte di Papa Francesco, avvertendo il grave vuoto che si crea con il venire meno del punto di riferimento che per me ha sempre rappresentato. La morte di Papa Francesco suscita dolore e commozione tra gli italiani e in tutto il mondo. Il suo insegnamento ha richiamato al messaggio evangelico, alla solidarietà tra gli uomini, al dovere di vicinanza ai più deboli, alla cooperazione internazionale, alla pace nell’umanità. La riconoscenza nei suoi confronti va tradotta con la responsabilità di adoperarsi, come lui ha costantemente fatto, per questi obiettivi”.
Sul particolare tipo di papato realizzato da Bergoglio (il Papa è una persona come noi, non fa niente che lo ponga su un livello al di sopra di tutti noi mortali, ha bisogno di pregare come noi, infatti ci chiedeva sempre “non dimenticate di pregare per me”) io ho una spiegazione tutta personale: sono convinto che Lui si è sempre comportato da Gesuita e ha creato un po’ di scompiglio nella Chiesa tradizionale perché è stato il primo Papa gesuita della storia. Io ho conosciuto bene i Gesuiti perché ci sono andate a scuola le mie figlie. Non dimentichiamo che i Gesuiti furono un tempo anche isolati dalla Chiesa cattolica, ricordate il film “Mission”?
Nell’anno del mio cinquantesimo di matrimonio 2019 alla Messa di Papa Francesco a Santa Marta
Un incontro quello col Papa che ha segnato una tappa indimenticabile della nostra vita, io per l’emozione non riuscivo nemmeno a mettere insieme due parole, mia moglie piangeva e lui invece parlava con noi come fossimo due suoi vecchi amici. Anche in questa occasione tutta personale Papa Francesco ha dimostrato di essere uno come noi. Niente di paragonabile a quelli che prima di lui stavano sulla sedia gestatoria. Per avere quell’incontro e partecipare alla sua Messa mattudina a casa sua (Casa Marta e non il sontuoso appartamento papale nel Palazzo Apostolico) non feci niente di più che scrivere una lettera e chiedere che per il mio cinquantesimo di matrimonio avrei gradito incontrare assieme a mia moglie il Papa. Queste piccole aperture, questo parlare con la gente, soprattutto coi giovani lo ha fatto amare e ha allargato le maglie dell’accoglienza della nostra religione ai giovani che non la trovavano più rispondente alle loro idee e si erano allontanati. Non si può dire tutto di Lui in due paginette, ho voluto solo accennare le cose principali che mi hanno colpito e sintetizzando al massimo posso considerare il suo papato definendolo in un solo modo: Papa Francesco l’abbiamo sentito uno di noi fra di noi!