La sorveglianza di Amazon è ben strutturata ma non c’è ombra di dubbio nell’individuare il prodotto cui tocca l’onore di aprire la passerella della collezione autunno/inverno e primavera/estate.
Echo & Alexa, coppia del secolo
La precedenza assoluta spetta all’altoparlante “Echo”, quel congegno originariamente nato per riprodurre musica e che invece adesso è il guscio del più petulante “paguro” rappresentato dal celeberrimo assistente vocale “Alexa”.
Quel nome è il magico “interruttore” sonoro che sveglia dal torpore il sistema al pari del fatidico “Apriti Sesamo” che spalancava l’antro dei ladroni di Ali Babà. Le funzioni assolte da Echo e attuate attraverso Alexa offrono la possibilità di ascoltare file audio, di fare domande ed ottenere risposte, di procedere ad acquisti online e di accendere, spegnere, controllare e utilizzare altri dispositivi.
L’opportunità di dare “ordini” all’assistente vocale implica l’ovvia presenza e l’ininterrotta funzionalità di un microfono che costituisce il sensibilissimo orecchio del dispositivo in questione.
Questo congegno raccoglie qualsiasi suono percettibile, registra e classifica gli identificativi vocali così da differenziare e riconoscere gli eventuali più utenti che si servono di lui, rileva chi tossisce e chi russa, cattura l’abbaiare del cane o il miagolare del gatto e così via fino ad arrivare a conoscere lo stato di salute e la vita sessuale di chi è a tiro. E non è finita: rileva – tramite ultrasuoni – la presenza di persone, cataloga il consumo di musica e di notizie, tiene un registro degli ordini impartiti al climatizzatore o alla caldaia annotando le variazioni di temperatura…
Amazon racconta di avere a cuore la privacy e di mettere a disposizione gli stumenti volti a tutelarla come il pulsante fisico di disattivazione del microfono. C’è però chi racconta di aver scaricato la cronologia vocale di Alexa, scoprendo che Echo aveva registrato molte conversazioni sensibili dopo che il suo microfono si era attivato “involontariamente”. Solo dopo anni di critiche Amazon ha aggiunto un’impostazione per non dar luogo a registrazioni “accidentali” e a non conservare alcuna traccia audio.
Ring, non un semplice campanello,,,
Nel 2018 Amazon ha pensato a chi sente bussare alla porta di casa e ha pure immaginato chi non sente bussare perché si trova da un’altra parte. E così si è comprato l’azienda che produceva i campanelli “Ring” che erano ben oltre i più moderni videocitofoni facilmente reperibili in commercio.
Parliamo di un sistema di sicurezza domestica che include al suo interno minuscole telecamere che permettono di trasmettere in streaming live, registrare e interagire con chiunque sia sul pianerottolo o al cancello di casa propria anche se si è a migliaia di chilometri di distanza dall’abitazione.
E’ una specie di occhio magico che raccoglie video e audio e scatta fotografie dell’esterno dell’appartamento o della villa, registrando chi va e viene oppure chi recapita pacchi, svolgendo anche la funzione di cabina di regia di tutti i dispositivi collegati (dalle luci agli elettrodomestici).
A qualcuno verrà da dire che non c’è bisogno di Ring per fare queste cose e non gli si può dare torto. Qui però c’è la comodità di non impazzire nel costruire un’architettura tecnologica per ottenere un certo risultato, ma c’è anche qualche piccola controindicazione. Quale? Semplice, tutto il materiale multimediale è conservato sui server di Amazon che – oltre ai padroni di casa – è “autorizzato” a sbirciare…
Quest’ultima circostanza – oltre a consentire a Jeff Bezos & C. di conoscere i nostri amici e parenti e di sapere chi frequentiamo – ha spalancato le porte di casa alle Forze dell’Ordine innescando problemi di privacy significativi visto e considerato che negli USA sono milioni le case in cui il dispositivo è stato installato. Amazon riceve oltreoceano decine di migliaia di richieste per ottenere i filmati realizzati da Ring e l’azienda più volte li ha consegnati senza nemmeno interpellare gli interessati per avere il consenso o l’autorizzazione a chi non ha preso visione di alcun provvedimento giudiziario…
Amazon asserisce di avere il diritto di rispondere sollecitamente alle richieste di emergenza della Polizia se si tratta di questioni di vita o di morte. Quali garanzie ha il cliente che i video di casa sua non vengano girati anche ad altri interlocutori, magari senza plausibile giustificazione?