In un Paese di piromani bersagliati dagli strali governativi, che hanno inasprito le pene per chi appicca il fuoco qui e là, l’ennesimo episodio incendiario troverà rapidamente la soluzione investigativa.
In questa spaventosa circostanza qualcuno propende ad immaginare un caso di autocombustione. Non parliamo di naturale esagerato aumento delle temperature reali o percepite, ma degli animi arroventati non solo dalla calura ma anche e soprattutto dal malessere urbano.
In una Capitale che il sindaco Gualtieri si dichiarava pronto a tramutare rapidamente in un borgo del Trentino, un camper è improvvisamente esploso nel cuore della notte e il principale quotidiano romano non esita a trovare il movente celato dietro l’accaduto. Potrebbe trattarsi di una tipica esternazione di sentimenti locali, sfociati in una folkloristica manifestazione tipica – forse – della Val di Fassa o della Val di Fiemme ….pardon, di “Fiamme”.
Il primo cittadino – travisando una possibile connessione tra “borgo” e “borgata” – non ha ancora capito il disagio di chi vive Roma come una condanna e non sembra minimamente sfiorato dal clima di tensione sociale esasperato dai trasporti pubblici che funzionano peggio che a Baghdad o al Cairo e dall’immondizia che richiama pantegane da tutto il mondo quasi i marciapiedi fossero la Gardaland dei roditori.
Se i “borghi del Trentino” cui si riferiva Gualtieri sono fatti come la sua (e purtroppo nostra) Roma, mi permetterei di suggerire all’inquilino del Campidoglio di farsi un giro su Internet e dare un’occhiata a quelli che dovevano essere i suoi modelli urbani.
L’aver messo al bando le auto d’epoca (inchiodate in garage senza nemmeno poter raggiungere un’officina autorizzata per eseguire la revisione biennale obbligatoria per legge) probabilmente ha risolto il problema dell’inquinamento. L’aver privato i meno abbienti della possibilità di raggiungere il posto di lavoro (chi ancora ne ha uno) con vetture “fuori norma” ha senza dubbio avuto riverberazioni positive per la salute di chi deve spostarsi in città, ora piacevolmente incentivato ad un provvidenziale jogging o ad una fortificante lotta greco-romana sui mezzi pubblici che nemmeno Musk e Zuckerberg avrebbero coraggio di affrontare.
Lo scoppio e l’incenerimento del veicolo da escursione turistica e il conseguente “arrosto” dell’immobile adiacente indurrebbe ad immaginare anche una questione di pubblica sicurezza. Può darsi che cada in errore, ma sono abbastanza convinto che il governo di una metropoli non si traduca nel nascondersi dietro l’angolo con l’autovelox o nel piazzare telecamere in una ZTL che arriva fino ai pascoli ovini di Saxa Rubra…
Nonostante l’afa, mi avventuro per strada e spero di rinfrancarmi ad un chiosco che vende canederli e magari una fetta di strudel…