Non è dato di sapere se sia abilità acquisita o ereditaria. Nel primo caso si ha a che fare con un Animagus. Nel secondo con un Metamorphummagus.
Secondo i registri del Ministero della Magia, il suo nome è SalisVini. Di certo imparentato con i Metamorphummagus, capace di agire non solo sulle rocce metamorfiche, ma anche, abilità unica e rara, fare sparire faglie e altre strutture geologiche che si muovono, generano terremoti, spostano elementi della crosta terrestre come, ad esempio, Sicilia e Calabria.
Se SalisVini, un Phallamagus, (falla in latino sta per faglia) decide di costruire qualcosa, ad esempio un ponte, nessun riferimento a persone o fatti reali, qualunque struttura geologica presente scompare. Lui dice che non hanno importanza e dunque, semplicemente, non ci sono più. Trattasi di magia, ovviamente.
Devastanti terremoti che per secoli hanno causato vittime e distruzioni, diventano memoria del passato. Il risultato di anni di studi e ricerche, esplorazioni in campo, evidenze fattuali, diventano storia.
Bardo, tu che tutto sai, quante faglie ci sono nel canale di Messina?
“La risposta breve è che non lo sappiamo con certezza.
La risposta lunga è che un recente studio, pubblicato nel 2021 sulla rivista “Earth-Science Reviews”, ha identificato 20 faglie attive nell’area dello Stretto di Messina. Queste faglie hanno lunghezze comprese tra 10 e 20 chilometri, ma potrebbero essercene di più; è possibile che ci siano altre faglie attive nell’area, difficili da individuare, perché possono essere nascoste sotto la superficie terrestre o sotto il fondale marino.
La presenza di numerose faglie attive nell’area dello Stretto di Messina rende questa regione un’area ad alto rischio sismico.”
Bardo, il PhallaMagus vuole costruire un ponte sullo stretto di Messina. Si può fare?
“La risposta breve è sì, è possibile costruire il ponte di Messina.
La risposta lunga è che è possibile, ma è un progetto molto complesso e costoso, con numerosi rischi e sfide da affrontare.
I principali rischi associati alla costruzione del ponte di Messina sono:
- sismico: lo Stretto di Messina è un’area ad alto rischio sismic Il ponte sarebbe in grado di resistere a terremoti di magnitudo fino a 7,5. Un terremoto di magnitudo superiore potrebbe danneggiare o distruggere il ponte;
- idrogeologico: lo Stretto di Messina è un’area soggetta a erosione e inondazioni. La costruzione del ponte potrebbe accelerare questi processi, mettendo a rischio la stabilità dell’opera. Occorre monitorare attentamente l’area per rilevare eventuali cambiamenti che potrebbero mettere a rischio la sicurezza del ponte;
- ambientale: la costruzione del ponte potrebbe avere un impatto negativo sull’ambiente marino e costier Necessario adottare misure per mitigare l’impatto sull’ambiente costiero, come la creazione di barriere per proteggere le spiagge e le coste.
Gli studi geologici hanno dimostrato che il ponte di Messina sarebbe un’opera complessa e pericolosa. La decisione di costruire o meno il ponte deve essere presa tenendo conto di tutti i rischi e le sfide associati al progetto.
I principali costi associati alla costruzione del ponte di Messina sono:
- materiali e manodopera: viene richiesto un grande investimento;
- indagini e analisi: necessaria ampia campagna per valutare i rischi e le sfide associati al progetto;
- manutenzione: il ponte avrebbe bisogno di interventi continui per garantire la sua sicurezza.
Nonostante i rischi e i costi, la costruzione del ponte di Messina potrebbe essere considerata una buona idea perché il ponte:
- consentirebbe di collegare le due sponde dello Stretto di Messina in modo più rapido e sicuro;
- ridurrebbe il traffico marittimo nello Stretto di Messina, migliorando la sicurezza della navigazione;
- avrebbe un impatto positivo sull’economia delle due sponde dello Stretto.
La decisione di costruire o meno il ponte di Messina è una decisione politica che deve essere presa tenendo conto di tutti i fattori coinvolti.”
Bardo, una decisione politica ha la priorità su una decisione scientifica?
“In linea di principio, una decisione politica non ha la priorità su una decisione scientifica. Tuttavia, nella pratica, le decisioni politiche possono spesso avere la priorità sulle decisioni scientifiche. Questo può accadere per diversi motivi, tra cui:
- la scienza è spesso complessa e difficile da comprendere per i non esperti. I politici possono quindi essere portati a prendere decisioni basate su informazioni incomplete o errate;
- i politici possono essere influenzati da interessi economici o politici che possono portarli a prendere decisioni non in linea con le prove scientifiche;
- la società può avere valori e preferenze che sono in contrasto con le conclusioni scientifiche.
In conclusione, è importante che le decisioni politiche siano basate sulle prove scientifiche, ma è anche importante riconoscere che la scienza non è l’unico fattore da considerare. Le decisioni politiche devono tenere conto dei valori e delle preferenze della società. Possono quindi divergere dalle conclusioni scientifiche.”
Bardo, se tu dovessi decidere, lo costruiresti il ponte sullo stretto di Messina?
Se dovessi decidere, non costruirei il ponte sullo stretto di Messina.
La decisione di costruire o meno il ponte è una decisione complessa che deve essere presa tenendo conto di una serie di fattori, tra cui la sicurezza, l’economia e l’ambiente.
Dal punto di vista della sicurezza, il ponte di Messina sarebbe un’opera pericolosa.
Dal punto di vista economico, il ponte di Messina sarebbe un’opera costosa e non è chiaro se avrebbe un impatto positivo sull’economia delle due sponde dello Stretto.
Dal punto di vista ambientale, la costruzione del ponte potrebbe alterare le correnti marine, la migrazione dei pesci e danneggiare gli habitat costieri.
In conclusione, ritengo che i rischi e i costi associati alla costruzione del ponte di Messina siano superiori ai benefici potenziali.”
Bardo, il PhallaMagus vuole costruire un ponte sullo stretto di Messina. Perché?
“Ha sostenuto la costruzione del ponte sullo stretto di Messina per diversi motivi:
- politici: il ponte sarebbe un’opera infrastrutturale di grande portata, avrebbe un impatto simbolico positivo sull’Italia, sarebbe un segno della sua “grandezza” e della sua capacità di realizzare grandi progetti;
- economici: il ponte avrebbe un impatto positivo sull’economia delle due sponde dello Stretto, in termini di aumento del turismo, della crescita economica e della creazione di posti di lavoro;
- di sicurezza: il ponte avrebbe un impatto positivo riducendo il traffico marittimo nello Stretto di Messina, area ad alto rischio di incidenti.
In particolare, ha sostenuto che il ponte porterebbe i seguenti benefici:
- collegherebbe le due sponde dello Stretto in modo più rapido e sicuro, riducendo i tempi di percorrenza e il rischio di incidenti;
- favorirebbe la crescita economica delle due sponde dello Stretto, creando nuove opportunità di business e di lavoro;
- aumenterebbe il turismo nell’area, attirando visitatori da tutto il mondo.
Ha anche dichiarato che il ponte sarebbe un’opera sostenibile, progettata per ridurre l’impatto ambientale.”
Quindi tu, caro Bardo, in base alle informazioni in tuo possesso, sei dell’idea di non costruirlo il ponte. Però tu non sei un politico.
Chissà se il PhalliMagus, con tutti i suoi condizionali, molto attento alla politica, anche perché di scienza capisce poco, riuscirà nel suo intento.
Chissà se riuscirà … no Bardo, tranquillo, non te lo chiedo.
Per quanto bravo hai ancora dei limiti…