In Italia a volte finiscono gli argomenti o si innescano polemiche con ben diverso obbiettivo da quello dichiarato. Ora c’è caos per decidere se il Signor Vittorio Emanuele di Savoia debba essere seppellito a Superga.
Non è mai stato su un trono . Non ha fatto nulla di grande per il Ducato di Savoia, il Regno di Sardegna, il Regno d’Italia e la Repubblica italiana.
Nulla a che vedere con personaggi come Emanuele Filiberto Testa di Ferro, vincitore di S Quintino e successori che puntarono a unificare l’Italia, al netto dei giudizi se fu cosa buona o meno (per me lo fu ma non è questo il punto) e sulle leggi razziali promulgate da Vittorio Emanuele III.
A mio parere non si tratta di far ricadere o meno le colpe del nonno sul nipote. E neppure di attaccarlo per episodi della sua vita almeno degni di imbarazzo.
Qui si tratta di dare un luogo monumentale di sepoltura, quasi fosse privata cappella cimiteriale, a persona che nulla ha fatto per meritare ammirazione e riconoscenza degli italiani.
Lo trovo francamente paradossale. Abbiamo grandi uomini che hanno illustrato l’Italia e hanno la loro degna tomba in un cimitero . Sarebbe poco equilibrato.
Senza dimenticare che tutta questa gazzarra serve a una parte per buttarla sull’antifascismo, che con Vittorio Emanuele di Savoia ha poco a che fare.
I Savoia, ora, se hanno interesse all’Italia, facciano un monumento al Re che accantonando denaro all’estero ha loro consentito di vivere nel lusso e lavorare alquanto poco, piuttosto che reclamare monumenti per un diritto di nascita svuotato di contenuti.