Sabato 10 febbraio un comunicato stampa, apparso sul sito web della Azienda Sanitaria Locale di Potenza, ha annunciato che “Riprendono dalla prossima settimana i servizi alla ASP Basilicata”.
Il “riprendono” fa capire che c’è stato un blocco dei sistemi informatici, l’ennesima paralisi che ha colpito ospedali e strutture cliniche in giro per l’Italia e tutto sommato sull’intero pianeta.
L’intrusione informatica era avvenuta lo scorso 28 gennaio, i sistemi avevano subito fermi e rallentamenti che – ovviamente – si sono riverberati sulla collettività certamente non colpevole delle inefficienze e dell’imperizia di chi doveva gestirne e tutelarne il regolare funzionamento.
Il testo diramato dalla portavoce della ASP, Eliana Postano, fornisce un accurato dettaglio del progressivo ritorno alla “normalità” ed evidenzia la portata dello sgradevole incidente.
“A partire da lunedì 12 febbraio sarà attivo su tutto il territorio provinciale di competenza dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza il servizio per il rinnovo delle patenti di guida.
Contestualmente riprendono anche i servizi del Laboratorio Analisi in tutti i presìdi Asp, pur se con ancora qualche limitazione solo per i plessi di Picerno e Brienza dove l’operatività al momento è garantita solo per gli utenti in regime di esenzione. Per tutti gli altri, il ripristino si avrà a partire dalla metà della prossima settimana”.
Eh già, la metà della prossima settimana… E – proprio secondo il comunicato – non è l’unica cosa che rimane ancora appesa per aria.
“Per completare alcuni importanti controlli che si rendono necessari, si andrà a regime con i punti di Radiologia a Chiaromonte, Venosa, Maratea e Lauria entro pochissimi giorni”.
La ASP tiene a sottolineare che “Tecnici e medici di radiologia lavoreranno in questo weekend per allineare i tanti esami rimasti sospesi nelle memorie delle apparecchiature. Uno sforzo importante quello dei professionisti di radiologia diretti da Maria Di Novi, Facente Funzione da poche settimane, che lavoreranno nei prossimi giorni in orario aggiuntivo per non gravare sui tempi di attesa nella refertazione degli esami”.
La gravità dell’accaduto ha scaricato le colpe degli informatici e dei responsabili della sicurezza sul personale medico e paramedico costretto comunque a fronteggiare emergenze e difficoltà oggettivamente rilevanti.
Anche in Basilicata sarebbe tutta colpa di un “ransomware” e quindi di una minaccia ben conosciuta e certamente evitabile adottando precauzioni del caso.
La prevenzione non è importante solo per prevenire malattie. È fondamentale anche quella per far sì che anche i computer godano di buona salute….