Dalle nostre parti si scrive Gerusalemme e non abbiamo conosciuto il problema perché gli hacker avevano tarato il loro “scherzo” sulla parola “Jerusalem”.
Apple ha comunicato di aver risolto il fastidio degli utenti che digitando il nome della città vedevano apparire sullo schermo il suggerimento di abbinare l’emoji della bandiera palestinese.
È legittimo pensare che non si tratti di una incursione di pirati informatici ma piuttosto che la questione abbia radici “interne” all’azienda produttrice e in particolare nel team che ha sviluppato la versione beta del sistema operativo iOS 17.5 introdotto sperimentalmente lo scorso 15 marzo. Nessuna intrusione ma solo qualche simpatia di troppo…
La provocatoria proposta di sostituire il termine Jerusalem con il vessillo di Palestina ha visto Apple bersagliata di lamentele.
In un post del 9 aprile su X visualizzato più di 2,3 milioni di volte, un utente iPhone si è chiesto se Apple fosse a conoscenza dell’errore e se il verificarsi di un simile evento fosse intenzionale.
L’utilizzatore in questione, che ha affermato di essere ebreo, ha fornito un lungo elenco di altre città che non presentano alcuna bandiera quando vengono inserite nella casella di ricerca delle emoji.
È possibile, tuttavia, che la tecnologia di apprendimento automatico di Apple abbia determinato le emoji suggerite basandosi sull’analisi dei testi di milioni di utenti.
Forse non ce ne siamo accorti, ma la quinta rivoluzione industriale appartiene già al passato....
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