Potrebbe sembrare che si voglia parlare dei primi sapidi frutti della stagione estiva che, complice il caldo, madre natura ci offre; non vogliamo nulla togliere alla natura od alla nostra agricoltura ma parliamo dei frutti donati all’Italia dalla politica del nostro Governo in Europa ed in Italia.
Probabilmente pochi se ne sono accorti, giustamente distratti da calura diffusa nella nostra penisola, dai non pochi nubifragi e dal desiderio di vacanze.
Andiamo ai frutti, rectius fatti, europei. Ursula von der Leyen è stata eletta Presidente della Commissione europea con 401 voti, con una maggioranza più ampia del minimo, 360 voti, e della precedente elezione. È bene evidenziare che il voto era segreto per cui eventuali franchi tiratori avrebbero potuto agire indisturbati; alcuni ci sono stati. Il Presidente della Repubblica Mattarella si è congratulato con la von der Leyen affermando: “Con l’appoggio dei Paesi membri, sotto la sua guida l’Unione sarà in grado di superare le sfide del presente, che richiedono più che mai un’Europa coesa e unita”. Un dolce rimprovero al Governo italiano che si è presentato in ordine sparso?
Il partito del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, rappresentante della prima forza politica al Governo, per la prima volta, ha votato contro il Presidente della Commissione europea. La Lega di Salvini, da tempo in amore con i sovranisti di Orbàn, ha votato contro mente Forza Italia di Tajani ha votato a favore. Sicuramente l’Italia ne esce male e divisa. Solo una minoranza del Governo ha votato a favore della Presidente della Commissione.
Con tale posizione sicuramente l’Italia non avrà una vice Presidenza esecutiva, ci sarà da vedere quali Commissioni il nostro Paese sarà in grado di ottenere, ovvero se si tratterà di Commissioni di peso o poco più che marginali.
Intanto a livello NATO è stato nominato il rappresentante speciale per il fianco sud. L’Italia, giustamente, per il posizionamento geografico e geopolitico, aspirava ed aveva richiesto tale incarico che, però, è stato affidato ad uno spagnolo. Un caso od un preludio alle successive nomine in Commissione europea?
Nel frattempo le liti, meglio battute non troppo sottili, tra i de vice Presidenti del Consiglio si arricchiscono con scambi di accuse sulle espressioni di voto in Europa. Tajani, che ha votato la Presidente della Commissione europea, si sente più forte, esattamente ha detto “più influente a Bruxelles”. Salvini, che non l’ha votata, si dimena in varie esternazioni ed iniziative che potremmo definire improvvide. Tra l’altro, al momento, è stata rifiutata la sua proposta di nominare tra i vice Presidenti del gruppo Patrioti il suo idolo Vannacci. La richiesta di intitolare l’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi l’ha avanzata senza avere la cortesia di avvertire i familiari che hanno ben sottolineato di non avere gradito lo sgarbo. Poi un Senatore della Lega ha presentato un disegno di legge per vietare, e sanzionare eventualmente, l’uso del femminile in atti pubblici per alcune professioni od incarichi come “Sindaca”, “Questora”, “Rettirice” ed altri. Motivazione: “l’integrità della lingua italiana”, espressione che sembra far rima con l’integrità della razza italiana di triste memoria. Peccato che in materia linguistica chi ci porge il miglior contributo è l’Accademia della Crusca. Forse nella Lega vogliono dare anche lezioni in tal senso: qualche corso interno sull’uso dell’italiano non guasterebbe, basterebbe un buon professore di italiano.
Dulcis in fundo a Torino è stato aggredito un giornalista di “La Stampa” mentre tentava di riprendere saluti romani e cori fascisti di adepti a Casa Pound. L’aggressione è stata condannata da tutte le forze politiche, e vorremmo ben vedere che non l’avessero fatto. Costoro, stranamente, da molti mesi agiscono sempre più apertamente e con maggiore aggressività. Forse nel loro intimo si sentono forti e tutelati o qualcuno, sottobanco, li fomenta promettendo impunità? Non dimentichiamo che poche settimane or sono membri di “Gioventù Nazionale”, i giovani di Fratelli d’Italia, sono stati smascherati da un’inchiesta di Fanpage mentre inneggiavano al razzismo, all’antisemitismo ed al nazismo. Fratelli d’Italia ha tirato le orecchie ai giovani e ha definito l’inchiesta metodi di regime. C’è di che preoccuparsi e non poco su tanti, troppi fronti.