Non arrivo tardi nel trattare l’argomento. Mi ci è solo voluto un po’ di tempo per metabolizzare la notizia.
Conosco tanta gente che ha mollato il o la consorte, ma nessuno in così folta schiera ha sentito la necessità di comunicarlo attraverso un social network o tramite comunicati o interviste alla stampa.
In rubrica non mi mancano personaggi “famosi”, ma forse non è la notorietà o l’importanza a costituire la linea di discrimine della privacy che forse è prerogativa della serietà e del rispetto delle più elementari regole di fair play.
Ormai due giorni fa – mentre i soliti giornalisti ostili (da Domani a Fanpage) rovistavano nelle vicende giudiziarie imperniate sulla generosità mostrata da munifiche Fondazioni a coraggiose formazioni un “cicinino” esuberanti nel valicare l’arco parlamentare – la macchina dell’informazione va a cozzare contro i cavalli di Frisia delle accorate dichiarazioni della “première soeur” ad aggiornamento della sua situazione sentimentale.
Emarginato Dio all’interno delle imprecazioni popolari e riconosciuta la Patria nelle medaglie olimpiche alle atlete di colore tanto apprezzate da Vannacci et similia, il terzo ingrediente della ricetta del successo elettorale sembra esser corroso da una clamorosa separazione e la scissione si verifica nel medesimo contesto parentale allargato minato pochi mesi fa da imbarazzanti “fuori onda”.
In questo lacrimevole scenario di coppie che scoppiano, l’Annunciazione – seconda solo a quella di Lello Arena e Massimo Troisi – viene ridimensionata dagli ufficiali di Anagrafe.
Arianna e Francesco, questi i nomi dei protagonisti della quasi love story, nonostante le accigliate posizioni personali e politiche sul ruolo fondante della “famiglia tradizionale” non si sono sposati nonostante le due figlie…
Chi – accanito oppositore delle due donne bionde e sorelle come le Kessler – gioiva per il “bis” delle separazioni (o il tris a voler contare pure la madre), deve pentirsi e frenare il conteggio perchè anche la più giovane e importante delle ragazze non è mai stata unita in matrimonio con l’appassionato di “threesome“.
Il numero delle famiglie tradizionali, se ne facciano una ragione rosiconi e “zecche”, non è stato minimamente intaccato.
Nel frattempo Arianna – che dice di “stimare” l’ormai ex partner come la signora Pina il ragionier Ugo – si dichiara pronta a gettarsi nel Tevere per lui.
Il “chi siamo noi per impedirglielo” – tra i mille commenti su Twitter – tuona come monito per chi non conosce il doveroso rispetto che merita chi ha scelto di adoperarsi con abnegazione in un progetto politico all’oneroso costo di critiche gratuite e malignità indegne.