Mi ci sono voluti un po’ di giorni per riprendermi, ma poi – finalmente – ci sono riuscito.
Nessuno shock anafilattico, nessuno spavento tale da compromettere la struttura cardiaca. A paralizzarmi è stato lo spot con cui l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale – in vista delle imminenti festività – ha pensato di fare gli auguri agli italiani.
Non pensavo che una realtà istituzionale di quel calibro – normalmente ingessata da mille formalismi – fosse capace di un così straordinario lampo di genio e riuscisse a palesare una capacità comunicativa tanto spettacolare.
Il video degli “AUGURI CYBERSICURI” è la consacrazione della proiezione tricolore nel mondo del futuro e soprattutto è la più robusta rassicurazione che la nostra security informatica e telematica è davvero in buone mani.
Un prodotto fenomenale di questo tipo spiega il perché di una retribuzione stellare a chi lavora all’Agenzia e di una disponibilità di fondi non trascurabile, e conforta il contribuente che ha certezza che il frutto dei suoi sacrifici per pagare “il pizzo di Stato” (come aulicamente sono state definite le tasse da un personaggio di spicco del nostro Governo) ha avuto la migliore destinazione di impiego.
I soliti invidiosi hanno levato al cielo una sinfonica ouverture di pernacchie non comprendendo quanto lavoro, impegno e professionalità ci fosse dietro quell’indispensabile messaggio.
Quel capolavoro, veicolato sul canale Youtube della ACN con poco più di 1100 iscritti (che dopo questo exploit si moltiplicheranno a dismisura), non ha avuto la ribalta che avrebbe meritato, Solo 1700 persone, infatti, hanno avuto la fortuna di visualizzare cotanta meraviglia, costata ore e ore per la sua progettazione e realizzazione, magari anche con il pregiato supporto di consulenti esperti irrinunciabili per la complessità del tema da trattare.
I commenti sono solo 4. L’entusiasmo è difficile da esprimere e non tutti hanno la forza di tradurre in parole le emozioni provate nella visione della sequenza.
Alcuni genitori, che avevano bastonato a sangue i figli dopo aver visto l’impresentabile ricerca di quarta elementare fatta con PowerPoint, hanno ritenuto di chiedere scusa ai loro giovani eredi. Mamme e papà, poggiata la mazza da baseball, hanno ammesso di non aver capito che il piccolo scolaro – con i proprio “inguacchio” – volesse solo dimostrare di avere già la professionalità per guadagnarsi lo stipendio da Banca d’Italia con un posto sicuro all’Agenzia Cyber…
Il video adesso potrebbe diventare virale e le riverberazioni possono essere imprevedibili.
Non si esiti a ricordare agli studenti di terza media (che sul proprio canale Youtube hanno dieci volte gli iscritti che vanta l’ACN) che non devono permettersi di bullizzare il direttore di “Rapporti istituzionali, cerimoniale, comunicazione e media relations”.
E’ Natale e dobbiamo essere tutti più buoni. Anche se qualcuno ci suggerisce “Incarta la cybersicurezza, scarta i rischi”.