DeepSeek si sta imponendo in Cina come sistema per la AI di bordo dei veicoli elettrici, a quattro o due ruote.
Nel resto del mondo, DeepSeek è oggetto di restrizioni dovute a dubbi e controlli delle autorità sulle modalità di gestione dei dati degli utenti, tanto da portare a blocchi, più o meno severi, della disponibilità del suo chabot negli store.
Secondo AINews e il South China Morning Post in Cina, invece, Deep Seek sta giocando la parte del leone nello sviluppo della mobilità elettrica.
La natura open source del progetto, nato da una startup di Hangzhou, e la sua maggior efficienza nella gestione della potenza di calcolo, rispetto ad altri modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), lo hanno reso molto appetibile alle aziende del settore automotive.
Diversi marchi automobilistici hanno recentemente annunciato l’adozione o l’integrazione di DeepSeek come Sistema Avanzato di Assistenza alla Guida (ADAS), con la prospettiva di migliorare la sicurezza e l’esperienza utente del guidatore.
BYD, principale rivale di Tesla nel mercato cinese, è intenzionata a integrare la AI di Hangzhou nel suo sistema Xuanji, anche in vista dell’implementazione della guida autonoma per venti dei suoi nuovi modelli.
Leapmotor, che ha una partnership col gruppo Stellantis, è un’altra delle aziende interessate a questa AI, insieme a Geely, Great Wall Motor, Chery Automotive e SAIC Motor.
I gruppi Segway-Ninebot e Yadea Group, per quanto riguarda le due ruote elettriche, annunciano di voler integrare DeepSeek nei loro sistemi di bordo mentre Niu Techonologies dichiara di aver già iniziato l’integrazione.
La diffusione dei sistemi basati su DeepSeek arriva in un momento in cui i marchi cinesi di scooter elettrici stanno guadagnando terreno anche fuori della Cina.